La pensione di reversibilità è un’indennità riconosciuta ai superstiti del pensionato. Che diritti hanno fratelli e sorelle?
La pensione di reversibilità è una prestazione previdenziale riconosciuta dall’INPS come sistema di sicurezza sociale italiana. Quindi indennità mensile è riconosciuta ai parenti superstiti di un lavoratore oppure di un pensionato deceduto. Quest’opportunità interessa sia i lavoratori del settore privato che quelli del settore pubblico, ma anche i lavoratori autonomi o iscritti a forme speciali di previdenza.
Lo scopo della pensione di reversibilità è quella di garantire una vita dignitosa e un sostegno economico ai familiari del defunto, qualora questi fossero fiscalmente a suo carico.
Pensione di reversibilità: tutto quello che c’è da sapere
Siamo abituati a sentir dire che la pensione di reversibilità è riconosciuta al coniuge superstite oppure ai figli fiscalmente a carico del lavoratore o defunto. Ma, in realtà, anche i fratelli e le sorelle hanno diritto a percepire una percentuale della pensione di reversibilità, in presenza di determinate condizioni.
In base a quanto stabilito dalla legge italiana in assenza di coniuge, unito civilmente, figli a carico, genitori a carico, la pensione del de cuius può essere riconosciuta a fratelli e sorelle fiscalmente a carico.
Tuttavia, per poter accedere ad indennità mensile è necessario che i fratelli e le sorelle in questione abbiano compiuto il sessantacinquesimo anno di età, che non siano titolari di pensione diretta o indiretta e che risultino fiscalmente a carico del deceduto.
Inoltre, i fratelli e le sorelle devono essere celibi o nubili e inabili al lavoro, ovvero impossibilitati ad avere un’occupazione retribuita. Tuttavia, anche se la disciplina prevede il riconoscimento della pensione di invalidità ai fratelli alle sorelle che rispettano i requisiti sopra indicati, l’importo al quale potranno accedere non sarà mai pari al 100% della pensione percepita dal de cuius.
In tal caso, i fratelli e le sorelle che riceveranno la pensione di reversibilità otterranno il 15% dell’importo complessivo.
È opportuno precisare che la pensione di reversibilità è erogata per 13 mensilità purché l’importo non sia inferiore a €100. In caso contrario l’Ente prevede ad erogare la prestazione ogni 6 mesi. Il pagamento avviene tramite bonifico bancario entro il 5 del mese. La tredicesima è ovviamente prevista per il mese di dicembre.
Questa prestazione pensionistica è sottoposta al meccanismo della perequazione. Stiamo facendo riferimento a quel sistema che permette di adeguare gli importi delle pensioni percepite dai cittadini italiani in base all’indice Istat dei prezzi a consumo.