Uno studio scientifico ha svelato quanto tempo ci vuole per innamorarsi. La risposta potrebbe davvero stupirti.
L’innamoramento è una frase che comporta una serie di sensazioni e emozioni molto intense e coinvolgenti nei confronti di una persona. A differenza dell’amore vero e proprio, la fase dell’innamoramento è temporanea e determina una serie di sintomi come: batticuore, maggiore sudorazione e sensazioni di vertigine.
Secondo gli scienziati la sensazione di innamoramento è causato da una serie di fenomeni biochimici che si verificano nel nostro cervello. Per questo motivo i fenomeni acquistiamo facendo riferimento durano per poco tempo e in genere si esauriscono nell’arco di pochi mesi o pochi anni.
Gli scienziati hanno condotto uno studio che ha evidenziato quanto tempo ci vuole per provare la sensazione di innamoramento nei confronti di una persona.
Innamorarsi non è mai stato così veloce: quanto tempo ci vuole
In base ad uno studio scientifico, per provare la sensazione di innamoramento nei confronti di una persona non serve tanto tempo, anzi pare che il fenomeno sia molto veloce. Dal momento in cui conosciamo una persona che potenzialmente potrebbe interessarci, trascorrono dai 90 secondi ai 4 minuti per provare la sensazione di innamoramento.
I ricercatori hanno condotto uno studio grazie alla collaborazione con un’agenzia di appuntamenti. Il team di ricerca, guidato dalla professoressa Annah Viewmise, ha osservato il comportamento delle persone di una relazione amorosa durante i primi appuntamenti.
Osservando le emozioni provate durante i primi sguardi, la professoressa ha notato che entro i primi 4 minuti, le persone hanno già deciso se provano o meno interesse per chi hanno di fronte.
Ad influenzare la valutazione effettuata dal team di ricercatori sono diversi parametri come il linguaggio del corpo, il tono di voce e le parole utilizzate. Ma tra questi tre fattori pare che il linguaggio servi del corpo sia quello che più importante.
In realtà questo studio ha solo confermato una teoria già conosciuta dal 1997 quando lo psicologo Arthur Aron dimostrò che per innamorarsi basta davvero pochissimo. In quel caso, lo psicologo aveva notato che nel giro di un paio di ore due persone sconosciute, che notano di avere una condivisione reciproca rispondendo a domande specifiche, avvertono di avere un interesse l’uno per l’altro. Questo interesse si trasforma in una serie di fenomeni biochimici, che si verificano a livello cerebrale e che determinano i famosi sintomi dell’innamoramento.