Giocare è uno dei passatempi preferiti da qualsiasi cittadino. Cosa succede quando si vince e c’è la comunione dei beni?
Il gioco, piaccia o meno fa gola davvero a tutti. Diverte, da speranza, certo, va preso sempre con le dovute distanze per cosi dire, ma rappresenta in ogni caso qualcosa che appassiona, nel nostro paese si gioca praticamente su ogni cosa. Lotterie varie, giocate istantanee, eventi sportivi e quant’altro. Si vince poco, questo è vero, il gioco è di fatto cosi, grandi investimenti da parte dei cittadini ma risultati davvero scarsi. Quando si trionfa, però, si può farlo in un certo modo portando a casa un bel po’ di soldi. In quei casi, in base al regime di gestione dei beni, per cosi dire, in una coppia, possono verificarsi specifiche situazioni.
Vincite al gioco e comunione di beni: ecco cosa stabilisce la legge
La legge, nello specifico, nel caso in cui persista il regime di comunione dei beni elenca ciò che rientra o meno nella stessa situazione di comunione. La vincite al gioco non figurano tra le cose che non rientrano nella stessa condizione. Di conseguenza il biglietto acquistato durante il matrimonio qualora dovesse generare una vincita monetaria, entra di fatto nella spartizione dei beni. In merito alla questione si è espressa di recente anche la Cassazione, stabilendo che la vincita è da dividere anche se il biglietto fortunato è stato acquistato con i soldi di uno solo dei coniugi.
Nel caso in cui, poi, il coniuge di fatto vincitore della cifra al gioco dovesse spendere quei soldi esclusivamente per se sarebbe tenuto a rimborsare il proprio partner con la metà della somma ottenuta. Nessun imprevisto insomma, rispetto a come dovrebbero andare le cose, chi vince non può scappare con il malloppo, per dirla in un certo modo. La comunione dei beni è anche tutto questo.