Sono in arrivo multe per chi guarda le partite senza abbonamento utilizzando il cosiddetto “Pezzotto”. L’Agcom è all’azione per scovare i furbetti.
Il commissario Massimiliano Capitano che opera per la AGCOM ha annunciato su LinkedIn che sono in arrivo sanzioni pecuniarie che vanno da un valore di 150 euro fino a €5000 per i clienti che utilizzano il Pezzotto.
Siamo facendo riferimento al quello il sistema illegale di streaming che permette di guardare film, serie televisive e eventi sportivi bypassando il classico abbonamento. Questo sistema è utilizzato soprattutto dagli amanti delle partite di calcio che suona alla ricerca di un metodo che gli permette di evitare di abbonarsi a Sky, Dazn, Infinity e Amazon Prime, senza rinunciare alla loro grande passione per il calcio.
Ma in realtà ci sono molte persone che utilizzano questo sistema illegale anche per guardare i loro film preferiti o le serie televisive. Così facendo riescono ad evitare gli abbonamenti poi le piattaforme di streaming come Netflix, Disney Plus e così via.
Si tratta di un giro illegale che sottrae alle piattaforme milioni di euro. Per questo motivo, l’Agcom ha trovato un sistema per scovare i furbetti e multarli. A breve Infatti arriveranno le sanzioni!
Pezzotto: fioccano multe fino a €5.000
Il Pezzotto è un particolare tipo di decoder che permette di vedere i contenuti trasmessi sulle TV a pagamento. Grazie a questa autentica truffa è possibile ottenere i servizi offerti da Sky, Dazn oppure Netflix ad un prezzo decisamente inferiore rispetto agli abbonamenti originali.
Si tratta di una pratica illegale che, negli ultimi anni, ha aumentato notevolmente la platea dei fruitori. Accedere in maniera illecita ai programmi televisivi a pagamento è diventato un sistema collaudato e fortemente diffuso nel territorio italiano.
Questa pratica danneggia le televisioni tanto che il numero di fruitore del pezzotto per Sky è pari a quello degli abbonati regolari. Ciò vuol dire che, la televisione a pagamento, riceve la metà degli abbonamenti che potrebbe ottenere se tutti gli effettivi telespettatori stipulassero uno regolare.
Per questo motivo il Senato ha provato un disegno di legge che serve a contrastare la pirateria online nel tentativo di reprimere la diffusione in visita di contenuti streaming non autorizzati.
«Il modo migliore per combattere la pirateria è contrastare le associazioni criminali ma anche quelle legali (!) che fanno business rubando proprietà intellettuali. Purtroppo una tappa necessaria, anche se probabilmente impopolare, sarà quella di multare gli utenti di pezzotto, gli utenti delle applicazioni facilmente scaricabili dagli store Android ed Apple ma anche dai portali Amazon, gli utenti dei tanti siti facilmente raggiungibili dai motori di ricerca (che ancora non collaborano come dovrebbero)», afferma Capitanio.
