La casa del Tridente è pronta a calare un asso importante con una evoluzione racing del suo top di gamma. Le immagini vi faranno venire l’acquolina in bocca.
La Maserati è tornata a far sognare i suoi fan con trovate tecniche di assoluto rilievo. La sportività della casa del Tridente si è arricchita di una versione ancor più cattiva. Per coloro che non vogliono rinunciare a minigonne e dettagli racing è nato un modello strepitoso.
Già le performance della versione base della MC20 sono assurde. Le dimensioni del bolide della casa emiliana sono le seguenti: 467 cm di lunghezza, 197 di larghezza e 122 cm di altezza. La MC20 raggiunge una velocità massima di 325 km/h, 730 Nm di coppia. Lo 0 a 100 km/h si copre in soli 2,9 secondi, mentre occorrono 8,8 secondi per passare da 0 a 200 km/h. Sul piano del design i tecnici hanno messo su un’opera d’arte, lavorando ore ed ore in galleria del vento. Date una occhiata anche a questo successo commerciale.
Le portiere della MC20 si aprono verso l’alto, rendendo molto scenografico l’ingresso dei passeggeri nell’abitacolo. Si tratta di un concentrato estremo di tecnologia, con dischi in acciaio, dal diametro di 380 mm davanti con pinze a 6 pistoncini e di 350 mm dietro a 4 pistoncini, disponibili anche in carboceramica da 390 mm e 360 mm. I cerchi in lega sono da 20 pollici, nati in collaborazione con la Bridgestone, da 245/35 all’avantreno e 305/30 al retrotreno.
La vera chicca è il motore Nettuno. Il 3.0 V6 biturbo soprannominato Nettuno spinge in modo impressionante, avendo ricevuto il supporto anche dei tecnici della Ferrari. La versione aperta è arrivata in seguito ed è basata sulla Maserati MC20. MC sta per Maserati Corse, riprendendo la sigla della hypercar MC12 del 2004.
La Maserati MC20 Cielo, grazie a 7Design, presenta un nuovo vestito estremo. Il progetto, battezzato Aria Silver Surfer, vanta un body kit in composito di carbonio argentato. Il kit in carbonio, soprannominato V2 Aria, è caratterizzato da un alettone posteriore dal design innovativo e delle prese d’aria posteriori a boomerang, sviluppati attraverso simulazioni in galleria del vento. A livello aerodinamico genera sino a 409 kg di deportanza a 322 km/h.
La vettura gode anche di un impianto di scarico aftermarket che aumenta la potenza del V6 biturbo Nettuno. L’auto è un’opera d’arte anche sul piano delle soluzioni tecnologiche adottate. Il tuning rivive in un progetto che risulta essere eccezionale per mettere in primo piano le soluzioni della casa del Tridente.
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