Una storia davvero incredibile che dovrebbe mettere in guardia a truffe che abitualmente si verificano al bancomat.
La vicenda in questione è di quelle davvero incredibili. Quello che è successo ha dell’assurdo e purtroppo si allinea in maniera assolutamente naturale a ciò che spesso, troppo spesso avviene soprattutto attraverso il web. I cittadini sanno benissimo quanto possa essere rischioso incappare in una qualsiasi tipologia di truffa, ogni cosa in questo caso è tenuta di fatto in considerazione. Spesso però le cose si complicano quando gli stessi malintenzionati iniziano a concepire tecniche sempre più evolute e subdole, da lasciare le stesse potenziali vittime letteralmente ignare di ogni possibile scenario.
Sul web, le regole possono essere in un modo o nell’altro decisamente chiare. Nella maggior parte delle situazioni si ha a che fare con contenuti veicolati attraverso mail, sms o messaggi social che hanno il compito di illudere in un modo o nell’altro lo stesso utente. In quel caso si lascerà intendere la possibilità di un vantaggio da acquisire, per esempio e si farà in modo di condurre la potenziale vittima verso la rivelazione di importantissime informazioni private, spesso addirittura di natura bancaria. In altri casi, poi, la truffa entra prepotentemente anche nell’ambito “fisico”.
La vittima in questione, in merito alla messa in pratica da una truffa più che mai subdola, ha 79 anni e si è ritrovata a sporgere denuncia per un furto dal suo conto corrente di ben 11mila euro. La donna era in fila al bancomat, a Roma, Viale Trastevere, come abitualmente, per prelevare del denaro. Un uomo si offre di aiutare la donna per le stesse operazioni di prelievo ma le cose sono andate in realtà in modo diverso. Il truffatore, un presunto quarantenne, ha però trattenuto successivamente la tessera bancomat della vittima e in un momento di confusione è riuscito a far perdere le sue tracce. Successivamente la stessa donna ha notato dei prelievi dal suo conto corrente (considerato che l’uomo aveva memorizzato anche il pin della vittima), per ben 11mila euro.
In cerci casi, uno dei consigli più frequenti diffusi dalle forze dell’ordine è quello di evitare di effettuare prelievi di venerdì, considerato il rischio di finire nella rete dei truffatori in agguato. Proprio in quel giorno, infatti, risulta più difficile gestire eventuali operazioni di blocco carta, sostituzione e quant’altro per la vicinanza con le giornate di chiusura delle stesse filiali bancarie o postali. Massima allerta dunque, in ogni caso.
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