C’è una banca che ha bloccato alcuni depositi: i conti correnti bloccati hanno fatto scattare un allarme tra i clienti.
I titolari di conto corrente sanno che può capitare di non riuscire ad accedere ai propri soldi. Si tratta di una condizione piuttosto rara che può verificarsi in presenza di determinate condizioni.
Di certo, quando non si riesce ad accedere ai propri depositi di denaro, ci si trova di fronte ad una situazione davvero spiacevole e frustrante. Le ragioni che determinano questa situazione sono molteplici in alcuni casi può essere dovuto alla presenza di dati personali obsoleti che non garantiscono più un’adeguata protezione al conto corrente.
In queste circostanze, l’istituto bancario, da protocollo, impedisce l’accesso al conto corrente e in particolare all’Home Banking fino a quando il correntista non avrà aggiornato le proprie credenziali. Ma questo non è l’unico motivo per cui un correntista si può trovare di fronte ad un conto corrente bloccato. Oggi infatti facciamo chiarezza su un fenomeno che sta allarmando molti correntisti, che hanno aperto un deposito bancario presso un determinato Istituto.
Conti correnti bloccati: è allarme tra i correntisti
Uno degli Istituti bancari più grandi della Bulgaria, UniCredit Bulbank sta procedendo a bloccare alcuni conti correnti senza preavviso. Questa situazione si verifica soprattutto per i depositi bancari per i quali il titolare o i titolari non effettuano alcune operazioni da almeno 12 mesi. In pratica, se il proprietario del deposito bancario non effettua operazioni né in entrata né in uscita, la banca ipotizza che ci sia qualcosa di sospetto per questo motivo blocca l’accesso al conto.
Questa situazione può verificarsi anche se sul conto corrente bancario sono presenti ingenti somme di denaro.
Tuttavia, molte persone hanno l’abitudine di avere due conti correnti bancari: uno sul quale depositare liquidità, l’altro per le operazioni quotidiane. Ma alcuni cittadini Bulgari titolari di conti correnti presso UniCredit BullBank hanno ricevuto un messaggio che indicava il congelamento del deposito bancario al loro intestato.
Il messaggio però arriva solo quando il correntista prova ad effettuare una transazione, come ad esempio un pagamento online. In pratica, il titolare del conto corrente bloccato prova ad eseguire un pagamento e scopre di non poter accedere ai propri soldi.
A quanto pare la pratica di bloccare i punti correnti che non vengono utilizzati da almeno 12 mesi è del tutto regolare. Pare che questa sia una strategia che serve a tutelare proprio i clienti bloccando la loro liquidità ed evitando perdite.
