La visita oculistica non è solo roba da anziani. Ma a cosa serve e quando è necessario farla? Scopriamolo assieme!
A partire dai bambini fino ad arrivare agli anziani, tutti quanti possono fare una visita oculistica. Ma in cosa consiste e quanto costa? Ecco alcune informazioni utili.
È sufficiente guardare una persona negli occhi per capire se è felice o meno. Questo è possibile, a patto che la propria vista sia effettivamente buona! Nel caso contrario, infatti, si rischia di non avere una visione ben chiara di ciò che ci circonda e, pertanto, confondere alcune immagini.
Una situazione alquanto comune, per cui è bene recarsi al più presto da un oculista per svolgere una visita ad hoc. In molti, però, rimandano questa visita perché ritengono sia una “roba da anziani” o addirittura temono che “costi un occhio della testa”.
Visita oculistica, non è solo roba da anziani, a cosa serve e quando farla: tutto quello che c’è da sapere
Stabilire a priori quanto costi una visita oculistica non è possibile, poiché può differire da uno studio all’altro. Ma non solo, ad incidere sul prezzo finale sono diversi elementi, come ad esempio degli accertamenti aggiuntivi. Mediamente, comunque, si stima che il costo per una visita di base è pari a circa 100 euro. Una spesa che per molti può risultare fuori portata, ma che spesso si rivela essere necessaria.
Soltanto sottoponendosi a questo tipo di controllo, infatti, è possibile verificare l’eventuale presenza di disturbi oculari che possono comportare la perdita della vista o fattori di rischio. Rientrano in quest’ultima categoria delle patologie pregresse, come problemi alla tiroide e diabete, che, se trascurate, possono provocare lo sviluppo di malattie come il glaucoma. Ne va, quindi, della salute dei nostri occhi e della relativa capacità visiva. Ma non solo, è fondamentale svolgere una visita oculistica anche da bambino, in modo tale da controllare che l’apparato oculare si stia sviluppando in modo corretto. Entrando nei dettagli, gli esperti consigliano di fare la prima visita attorno ai sei mesi di vita. Sarebbe opportuno effettuare un controllo anche dopo l’inserimento del bimbo nella scuola materna, dato che il cambio di ritmo potrebbe incidere sulla sua vista.
Sempre per lo stesso motivo si invita a fare un controllo dopo l’ingresso alla scuola primaria e all’inizio delle scuole medie. Indispensabile, inoltre, sottoporsi ad un controllo in presenza di campanelli di allarme come: malattie oculari ereditarie, arrossamento degli occhi, senso di fastidio alla luce, lacrimazione abbondante oppure assente. Ma non solo, è bene prestare attenzione anche a mal di testa, sguardo assente, cadute frequenti e avvicinamento eccessivo per guardare gli oggetti. Per quanto riguarda gli adulti, la Società Oftalmologica Italiana invita a svolgere delle visite oculistiche attorno ai 40 anni, poiché si potrebbe iniziare a riscontrare qualche difficoltà nella lettura da vicino. Dopo i 50 anni sarebbe opportuno fare un controllo ogni due / tre anni per prevenire il glaucoma. Fondamentale fare almeno una visita all’anno dopo i 65 anni. Ovviamente, in caso di dubbi o disturbi agli occhi, è sempre necessario rivolgersi ad un oculista.