Interrompere antibiotico prima della fine, cosa succede? La verità dell’esperto

Sono molte le persone che decidono di interrompere l’antibiotico prima del tempo senza sapere quali sono le conseguenze che porta questa azione. A parlarne è stato l’esperto: ecco che cosa ha detto.

Un antibiotico è un medicinale prescritto dai medici per uccidere i batteri o limitarne la crescita per trattare un’infezione ed è stata una vera rivoluzione nel campo della medicina. Alcuni di questi farmaci sono attivi anche sui parassiti, come il metronidazolo, ma non hanno alcuna azione su virus o funghi.

Interrompere antibiotico: cosa succede
Le conseguenze di interrompere l’antibiotico prima del tempo – nursenews.it

Gli antibiotici appartengono a diverse famiglie, pensiamo ad esempio alle penicilline, macrolidi, cicline, fluorochinoloni e molte apltre, che hanno una diversa modalità di azione sui batteri. Ogni antibiotico agisce su un particolare tipo di batterio o su un gruppo di batteri: è quindi adatto per certe infezioni e non per altre.

Come molte persone sapranno, prendere l’antibiotico vuol dire iniziare un percorso terapeutico che ha lo scopo di eliminare l’infezione. Tale percorso dura per giorni, anche se alcuni pazienti scelgono erroneamente di interrompere l’antibiotico provocando dei rischi ai quali sono inconsapevoli.

Interrompere antibiotico provoca dei rischi: ecco cosa sapere

A spiegare che cosa succede a chi decide di sospendere l’antibiotico in maniera precoce è stato il farmacista Stefano con il suo profilo TikTok @ilfarmacistaticonsigliatv. Ha sottolineato che questo è un errore che fanno in molti, soprattutto quando iniziano a sentirsi meglio.

Interrompere antibiotico rischi
I rischi di interrompere l’antibiotico prima – nursenews.it

Ogni volta che una persona assume un antibiotico è perché ha intenzione di debellare un batterio, se si sospende la terapia prima del dovuto sicuramente i batteri non saranno eliminati del tutto e quindi rimangono ancora all’interno dell’organismo e quindi continueranno a minacciarlo. Anche se all’interno dell’organismo sono rimasti una piccola parte di batteri, questi tenderanno ad aumentare in tempi molto brevi e quindi tornerà l’infezione con tutti i suoi sintomi.

La conseguenza in questo caso sarà quella di tornare a rifare un nuovo ciclo di antibiotico, che può essere lo stesso o un altro tipo a seconda di quanto stabilisce il medico. Il secondo ciclo di antibiotico probabilmente provocherà gli effetti collaterali annessi alla terapia, con la distruzione della normale flora batterica intestinale o vaginale.

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Ma la cosa più importante da sapere quando si interrompe il ciclo per poi rifarne uno nuovo da capo è che si va incontro al fenomeno resistenza degli antibiotici perché si assumono inutilmente. Una situazione in cui i batteri riescono a trasformarsi fino a diventare insensibili all’azione degli antibiotici. Quindi il consiglio è sempre quello di finire il ciclo.

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