L’indecisione cronica, che gli esperti chiamano “paralisi dell’analisi”, rischia di tarparci le ali. Ecco come superarla con tre trucchi
Solo le persone stupide non hanno mai dubbi. D’altra parte vivere nell’eterna indecisione non è giusto e non è sano. Anzi, è sintomo di una insicurezza di fondo che rischia di frenarci un po’ in tutti gli ambiti. Ecco qualche trucco che sicuramente ci farà fare un salto di qualità.
Ci sono persone che vivono nell’indecisione e nella insicurezza continua. Cosa capitata a tutti, magari in un periodo di particolare fragilità. I dubbi sono sempre qualcosa che ci aiuta a pensare di più e meglio, ma, allo stesso tempo, non devono diventare un cappio che ci strozza.
Essere troppo indecisi, infatti, non è nemmeno affascinante agli occhi di un potenziale partner. Ma, soprattutto, rischia di tarparci le ali, tanto nei rapporti personali, quanto sul lavoro, dove non riusciremo a esprimere tutto il nostro potenziale, assaliti, come siamo, da mille domande, a volte superflue.
Insomma, che si tratti di un piatto da prendere al ristorante, o di una scelta importante che può incidere sul nostro presente e sul nostro futuro, alla fine una decisione va presa. Per vincere questa situazione di possibile infelicità, ecco qualche trucco, che sicuramente migliorerà la vita di chi, oggi, si fa troppi problemi.
Soppesare tante soluzioni e riflettere sulle possibili implicazioni di ogni singola scelta, può risultare alla lunga molto stressante. Gli esperti la chiamano “paralisi da analisi”. Sostanzialmente, quindi, significa rimanere fermi, impantanati in pensieri continui che, però, non ci fanno in alcun modo progredire. Può essere utile, allora, seguire questi tre consigli.
In primis, suddividere le decisioni in passaggi più piccoli. Ovviamente, il riferimento è soprattutto a grandi decisioni. Quando siamo di fronte a un bivio fondamentale della nostra vita, esaminare il problema in termini di passaggi più gestibili e realizzabili può aiutare a ridurre il sovraccarico.
Non bisogna inoltre vergognarsi di chiedere il consiglio a un amico o a un parente o in generale, a qualcuno di cui ci fidiamo e che potrebbe saperne qualcosa in più. Una terza parte può offrire nuovi punti di vista per la risoluzione dei problemi e per aiutare a sentirsi un po’ meno bloccati.
Infine, ecco il consiglio dei consigli che ha implicazioni quasi filosofiche: non esistono scelte “perfette” nella vita. Mantenendosi su standard di perfezione impossibili, per paura di fallire o di essere giudicato, ci si sta solo trattenendo dal crescere come persona. Ci si pentirà sempre di una scelta, grande o piccola che sia, ma la vita è fatta così e correre dei rischi fa parte di essa.
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