Appena svegli, ognuno di noi ha la sua routine. Ma ci sono abitudini che possono migliorare parecchio le nostre funzioni cognitive
La vita, si sa, è fatta di abitudini. Sta a noi far sì che siano sane abitudini, perché ne ricaveremo un benessere psicofisico migliore. In tal senso, la nostra giornata dovrebbe iniziare fin da subito con alcune attività che portano giovamento. Ecco quali sono: prendere nota per stare subito meglio.
In generale, ma soprattutto appena svegli, ognuno di noi ha la propria routine. Piccoli gesti, pensieri ricorrenti, azioni automatiche e spesso incontrollate. Del resto, cambiare le proprie abitudini è una delle cose più difficili che si possano fare. Difficile, ma non impossibile: basta un po’ di buona volontà.
Soprattutto quando sul piatto della bilancia c’è la possibilità di stare fin da subito meglio, senza particolari sforzi. Ecco, allora, alcune abitudini che dovremmo prendere il prima possibile.
Fare questo appena svegli ci farà stare meglio
Si tratta di abitudini che fanno bene soprattutto al nostro cervello. Contrastano, infatti, il declino cognitivo che, a differenza e a dispetto di quanto si possa pensare, non inizia e non si materializza solo da anziani. Ma è qualcosa che possiamo patire a qualsiasi età.
Il primo consiglio è qualcosa che solo apparentemente riguarda il corpo fisico. Fare infatti 30 minuti di attività cardio è utile anche per la nostra mente, come dimostra uno studio del 2022 in cui si sostiene che un aumento degli allenamenti cardio porta miglioramenti cognitivi a lungo termine.
La seconda abitudine tutto sommato ce l’abbiamo tutti, del resto, siamo in Italia. Bere una buona tazza di caffè: uno studio del 2021 rivela che la caffeina potrebbe aumentare le funzioni cerebrali e migliorare la memoria.
Infine, due consigli un po’ insoliti. La prima, fare delle sfide, anche online, che possano svegliare la nostra attività cognitiva e non solo il corpo, dal Sudoku al cruciverba o altri giochi di parole. ognuna di queste attività può migliorare la salute del tuo cervello.
E poi parlare con qualcuno, con qualche amico magari. L’isolamento sociale può essere un fattore di rischio per il declino cognitivo. Quindi, è meglio fare il contrario. Parlare con amici o familiari può essere un’opzione. Certo, se ci si sveglia troppo presto, magari per andare a lavoro, la cosa diventa difficile, ma con un po’di impegno ci si può riuscire.