Se lo smartphone ci è caduto in mare potremmo pensare che tutto è perduto, ma per fortuna esiste il modo di salvarlo.
D’estate il rischio che il cellulare cada in acqua c’è, ed è anche molto grosso. Se nonostante la nostra attenzione e premura il telefonino fa un tuffo non previsto, non dobbiamo cedere alla comprensibile disperazione. Esiste un modo per recuperarlo.
Oggi molti dispositivi possono sono resistenti all’acqua, ma potrebbe capitarci di perdere lo smartphone in alto mare e impiegare un lasso di tempo considerevole prima di riuscire a recuperarlo.
I danni a un oggetto elettronico, com’è intuibile, non sono causati solamente dall’acqua, ma anche e soprattutto dal sale che si trova appunto nel mare, e che ha un forte potere corrosivo.
Se succede, paradossalmente dovremmo re-immergere il dispositivo in acqua dolce, per eliminare il sale. Ma prima di fare questo, possiamo provare altre soluzioni. Ecco alcuni consigli per tentare di riportare in vita il cellulare.
Come accennato poco sopra, alcuni modelli di cellulare di ultima generazione possono sopportare bene un impatto con l’acqua. Ad esempio gli iPhone, determinati modelli di Huawei, Samsung Galaxy ma anche OPPO e i Google Pixel hanno una certificazione che indica il grado di resistenza agli urti e all’acqua (dolce). In linea generale, questi dispositivi reggono l’immersione fino a 1 metro o 2 per circa mezz’ora.
Se però abbiamo altri tipi di smartphone o i tempi di permanenza nell’acqua aumentano, o peggio se il cellulare ci è caduto nel mare, ecco cosa possiamo fare per salvarli. Il primo trucco consiste nel mettere il telefono in un barattolo con del riso. Questo alimento – usato crudo ovviamente – ha la proprietà di assorbire l’umidità. Prima di farlo possiamo però adottare qualche altra precauzione: innanzitutto quella di estrarre la Sim e di asciugarla bene, poi di asciugare anche l’alloggio stesso della Sim, utilizzando della carta velina.
Oltre al riso, anche il Gel Silice ha proprietà assorbenti, e può essere utile nel recuperare il cellulare. Sia col riso che col gel dobbiamo attendere almeno 24 ore. Una cosa assolutamente da non fare è quella di usare il phon per tentare di asciugare il telefono. Il calore di questo elettrodomestico potrebbe danneggiare irreparabilmente alcune parti interne.
Quando il cellulare viene a contatto con l’acqua salata, il problema è un po’ più complesso, e questo vale anche per il cloro delle piscine. Se accade dovremo bagnare di nuovo lo smartphone in acqua dolce. Inoltre sarebbe preferibile portare subito il dispositivo in un centro di assistenza, poiché gli esperti hanno l’attrezzatura giusta (vaschette ad ultrasuoni, spray disossidanti e alcool isopropilico) per agire velocemente.
Infine, uno degli errori che spesso si commettono è quello di riaccendere o mettere in carica lo smartphone caduto in acqua prima che si sia asciugato completamente. Anche questo può danneggiarlo irreparabilmente, quindi meglio aspettare un po’ prima di usarlo di nuovo.
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