Soffri di bruxismo? Indaga attentamente le cause perché ce n’è una, poco considerata, che invece non bisogna sottovalutare.
Il bruxismo è una vera e propria patologia che si manifesta con il digrignamento dei denti. Si pensa che avvenga soprattutto di notte, ma in realtà, senza rendersi conto, chi soffre di bruxismo contrae la mascella anche di giorno.
Il digrignare i denti ci porta un dolore e un fastidio ai muscoli masticatori, scheggiatura e usura dei denti e, a volte, può esserci un coinvolgimento delle lingua, che schiacciata tra le arcate dentali, può arrossarsi ai bordi ed essere dolorante.
Nel nostro paese le persone che soffrono di bruxismo stanno aumentando vertiginosamente. Questa patologia colpisce a qualsiasi età, sia gli adulti sia i bambini. Si sta cercando, infatti, di approfondire l’argomento per cercare di capirne le cause e poter attuare prevenzione e cura in maniera più mirata ed efficace.
Le cause del bruxismo non sono ancora del tutto chiare, sicuramente è stato accertato che il disallineamento delle arcate dentali influisce molto, come anche l’abuso di alcol, fumo e droghe; i bambini ne soffrono quando hanno delle otiti o mal di denti ma ci sono anche altri motivi che si stanno valutando e che spesso non vengono considerati.
Le cause evidenti del bruxismo sono state messe in luce da molto tempo, permettendoci così di porre rimedio, ma ci sono anche cause nascoste. Spesso dietro il bruxismo c’è di più di una malocclusione dentale, ci sono ansia e depressione non curate.
Autorevoli ricercatori hanno studiato il fenomeno per arrivare alla conclusione che il digrignamento dei denti è dovuto anche ai disturbi del sonno: una qualità bassa del riposo può favorire il bruxismo. Alla base della maggior parte dei disturbi del sonno ci sono ansia o depressione non riconosciute.
Aggiungendo all’ansia o alla depressione la vita frenetica che facciamo, il cocktail è perfetto per favorire l’insorgenza di questo disturbo. Ma il problema si può risolvere, basta riconoscerlo per quello che è: un disturbo psicosomatico. È sicuramente importante riallineare le arcate dentali, ma è altrettanto necessario sottoporsi alla psicoterapia per curare l’ansia generatrice della patologia.
Esistono delle tecniche cognitive per fare in modo che il paziente prenda coscienza del digrignamento dei denti, perché è involontario. Insegnando a porre la giusta attenzione sul sintomo, si può arrivare ad una guarigione, l’importante è non affidarsi a improbabili fai da tè che possono peggiorare la situazione.
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