La frutta secca, si sa, è salutare e viene spesso consumata anche durante una dieta dimagrante, ma nasconde anche potenziali rischi.
Ogni alimento, fresco, naturale o realizzato dall’uomo, ha in sé proprietà nutritive utili che fanno bene all’organismo. Ciò che è salutare per una persona, però, non è detto che lo sia per tutti, e questo vale anche per alcuni tipi di frutta secca.
Oltre alle persone allergiche/intolleranti, che ovviamente non devono consumare la frutta secca, anche alle persone senza particolari problemi questo alimento può causare controindicazioni. Andiamo a scoprire quali sono e come fare per evitarle.
Frutta secca, sapevi che le mandorle non sempre fanno bene? I consigli degli esperti
Le mandorle da sempre sono considerate un alimento molto sano, infatti contengono numerose sostanze benefiche, anche se sono piuttosto caloriche (circa 500 kcal per 100 grammi). Sono ricche di proteine e della preziosa Vitamina E, oltre che di fibre e sali minerali, nonché di acidi grassi come gli Omega-6. Inserirle nella dieta significa anche migliorare la salute del Colon e dell’Intestino, aiutando l’organismo a controllare gli zuccheri nel sangue.
Gli esperti, tra l’altro, ci consigliano di preferire le mandorle con la buccia (hanno più fibre), anche se tutte le tipologie (pelate, tostate, crude eccetera) sono salutari. Forse non tutti sanno, però, che scegliendo di abbinare le mandorle con alcuni alimenti si limitano i potenziali “danni” infiammatori che queste possono provocare. Se le mangiamo con dei kiwi o ananas, ma anche con dei finocchi, cetrioli e sedani contrastiamo proprio l’effetto irritante delle mandorle.
Ad esempio, per quanto riguarda le mandorle tostate, c’è il rischio che rilascino Acrilammide, sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene. L’Acrilammide si sviluppa anche in tutti quegli alimenti che sono sottoposti a cotture ad altissima temperatura, come le patatine fritte e i prodotti industriali da forno.
Inoltre nelle mandorle c’è una sostanza potenzialmente infiammatoria, l’acido arachidonico, che se assunto in grandi quantità può far insorgere dolori addominali/intestinali e persino senso di vertigini e reazioni cutanee. Le fibre poi, anche se ingenerale fanno bene, possono non essere assimilate correttamente da tutti i soggetti e dunque un consumo eccessivo di mandorle può indurre gonfiore addominale, stipsi e altri disturbi allo stomaco.
Secondo gli esperti, non bisognerebbe superare la quantità di 10-15 mandorle al giorno e preferibilmente si dovrebbe anche bere molta acqua, proprio per elaborare meglio le fibre. Ricordiamo, infine, di prestare attenzione alle mandorle amare; queste contengono una sostanza chiamata amigdalina che può trasformarsi in cianuro.
L’amigdalina, tra l’altro, si trova anche nei noccioli di ciliegia e in quelli di susine e albicocche. Grandi quantità di amigdalina possono nuocere alla salute, e l’unico modo per eliminare gli effetti collaterali è cuocere le mandorle.