Ecco il quadro emerso dall’ultimo aggiornamento Istat sulle principali cause di decesso in Italia nel 2022: non solo tumori
Quando pensiamo alle principali cause di morte in Italia, è probabile che la nostra mente vada immediatamente al cancro o ad altre malattie croniche. Eppure l’ultimo aggiornamento dell’Istat sui dati di mortalità ci mostra una realtà più complessa.
A sorpresa, malgrado le significative sfide sanitarie del nostro tempo, il cancro non è la causa principale dei decessi nel nostro paese. Allora, quali sono le principali cause di morte nel 2022 in Italia? Andiamo a scoprire tutto ciò che emerge dal recente aggiornamento dell’Istat sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2023.
Uno sguardo dettagliato sulle cause di morte nel 2022
Secondo i dati dell’Istat, i decessi in Italia nel 2022 sono stati 713.499, registrando un aumento di circa 12 mila rispetto al 2021, e in aumento anche rispetto alla media pre-pandemica. Oltre 606 mila deceduti, che rappresentano l’85% del totale, avevano un’età di 70 anni o più. Una statistica emblematica che riflette la situazione del nostro paese che, come molti paesi occidentali, sta affrontando una sfida significativa legata all’invecchiamento della popolazione.
Un dato che emerge in modo evidente è la distribuzione stagionale dei decessi: i mesi più freddi (gennaio e dicembre) e i mesi più caldi (luglio e agosto) hanno visto il numero più alto di decessi, con un totale di circa 265 mila. Questo è principalmente dovuto alle condizioni climatiche avverse, un fattore che spesso viene trascurato nelle discussioni sulla salute pubblica.
Nel 2022 abbiamo assistito anche a una ripresa significativa della mobilità: questo, purtroppo, ha portato ad un incremento degli incidenti stradali. Nel solo primo semestre del 2022, si sono verificati 81.437 incidenti stradali con lesioni a persone, portando a un totale di 1.450 morti.
Nonostante la prevalenza di malattie croniche come tumori maligni, diabete mellito, malattie cardiovascolari e malattie respiratorie croniche, l’Istat ha registrato una lenta ma costante diminuzione della mortalità dovuta a queste cause dal 2010 al 2020.
Un’assistenza sanitaria adeguata e facilmente accessibile, stili di vita più salutari e diminuzione dei fattori di rischio ambientali sono elementi che hanno contribuito a questa tendenza positiva.
Un breve excursus su quelli che sono, invece, i fattori di rischio: nel 2022, la quota di persone in eccesso di peso è rimasta stabile, mentre tra i maschi è aumentato l’abuso di alcol e l’abitudine al fumo. Questi dati evidenziano l’importanza di continuare ad investire nella promozione di stili di vita sani.
Sorprendentemente, la copertura vaccinale antinfluenzale è diminuita nella stagione invernale 2021/2022, con solo il 58,1% degli anziani vaccinati. Questa percentuale è ancora ben lontana dal valore soglia raccomandato dall’OMS (75%).
Le statistiche dell’Istat ci ricordano che, sebbene le malattie croniche come il cancro continuino a rappresentare una sfida significativa per la salute pubblica, non sono l’unica minaccia per la nostra salute. Fattori come la sicurezza stradale, l’abuso di alcol e tabacco, l’obesità e la copertura vaccinale giocano un ruolo altrettanto importante.
Avere un quadro completo della situazione ci aiuta a pianificare meglio le strategie sanitarie per il futuro, con l’obiettivo di salvaguardare il benessere delle generazioni attuali senza compromettere quello delle future.