Può accadere che a un certo punto il nostro partner cominci a evitarci. Scopriamo le cause e come si può rimediare.
Un carattere schivo, riluttante a comunicare e poco empatico può – a lungo andare – interferire in una relazione sentimentale in modo irreparabile.
Il mondo è bello perché vario. Ognuno di noi ha la sua personalità, le proprie idee, sogni e aspettative ed è bello incontrare persone differenti con le quali arricchire sé stessi. Può capitare di innamorarsi di una persona così tanto differente da noi da risultare irrimediabilmente affascinante.
In questo caso l’alone di mistero, il desiderio della scoperta e della ricerca delle affinità nonostante le diversità, giocano un ruolo fondamentale. Tutto questo può risultare seducente all’inizio di una relazione, ma con il tempo un carattere schivo e introverso può essere difficile da gestire e da apprezzare.
In una relazione si sente il bisogno di comunicare, di essere ascoltati e compresi. Se il partner diventa sempre più evitante e comincia a mettere troppa distanza, potrebbe destabilizzare il rapporto coppia fino a un’amara conclusione della storia. Ma cosa significano i silenzi dell’altro? Bisogna sempre preoccuparsi, si deve accettare questo lato del carattere e si deve provare a cambiarlo?
Come reagire al partner che ti evita, i segnali da riconoscere
Il partner definibile come “evitante” è una persona che ha la tendenza a mantenere distanze emotive e a evitare vulnerabilità soprattutto quando la relazione diventa più seria. Un atteggiamento che può ferire la persona amata e provocare confusione, specialmente se questa avverte un forte bisogno di intimità e confidenza. La relazione vive di comunicazione e di sostegno reciproco. Non si deve certo dipendere in tutto e per tutto dall’altro, ma un appoggio è necessario altrimenti la vita di coppia perde ogni sua ragione d’essere.
L’obiettivo dovrebbe essere quello di creare un giusto equilibrio tra autonomia e interdipendenza. Ognuno con i suoi spazi, i propri interessi e anche amicizie, ma trovando del tempo da trascorrere insieme, in armonia e confidenza. Non è semplice, soprattutto considerando che ogni coppia è formata da persone con un trascorso diverso e personalità differenti. Spesso la persona evitante ha avuto un’infanzia in cui ha sviluppato questo stile di attaccamento distaccato oppure è poco affettuoso o comunicativo per carattere.
In questo caso, però, tale atteggiamento è noto fin dall’inizio della relazione. Certo, può essersi accentuato nel tempo, ma non è necessariamente segno di una voglia del partner di interrompere la relazione. Diverso il caso in cui la distanza dovesse essere posta all’improvviso. Silenzi e distacco potrebbero essere legati a una crisi personale o di coppia.
Indipendentemente dalla causa, il partner evitante ha comportamenti ben precisi, segnali che è bene captare il prima possibile. Per cominciare ha la tendenza a evitare gli impegni, la vicinanza o qualsiasi gesto significativo, come passare dalla convivenza al matrimonio. Vuole rimanere chiuso nella sua bolla emotiva, dove si sente al sicuro, libero di prendere decisioni egoistiche, di lasciare aperte varie possibilità non dovendo fare una scelta definitiva anche se questo significa allontanare il partner.
Potrebbe addirittura arrivare a sabotare la propria relazione per colpevolizzare l’altro su una eventuale chiusura della relazione. In più non è in grado di comunicare chiaramente, invia messaggi contrastanti e durante i litigi può esplodere sentendosi alle strette. E infine, il sesso. Quando l’amore c’è, il rapporto fisico può essere l’unico modo che la persona evitante ha di esprimere il suo affetto. Ma andando avanti nel tempo l’interesse potrebbe affievolirsi e aumentare la voglia di esplorare nuove strade per fuggire dalla noia della routine.
