Un Bonus 2023 per i lavoratori che in estate fanno straordinari e turni di notte. Cosa sappiamo sulla nuova agevolazione.
Si chiama Bonus lavoro turismo per l’estate e sarà riconosciuto dall’azienda ai dipendenti ad alcune condizioni.
Un trattamento integrativo arriva ad illuminare la stagione turistica 2023. Il meteo non è dalla parte dei lavoratori né dei vacanzieri. Piogge e temperature ancora inferiori rispetto alla norma non incoraggiano le persone a recarsi al mare o a fare passeggiate in montagna. Significa che il settore del turismo tarderà l’inizio delle attività e che i lavoratori stagionali dovranno attendere prima di cominciare a lavorare.
Ad aiutare economicamente il settore arriva il Bonus estate 2023 dedicato proprio a chi lavora nel turismo. Il trattamento è contenuto nel Decreto Legge 48 del 2023 – il cosiddetto Decreto Lavoro – e prevede un’erogazione in favore dei lavoratori del comparto del turismo, inclusi quelli degli stabilimenti balneari.
Bonus 2023 per il settore turismo, come funziona e a chi si rivolge
Il Decreto Lavoro riconosce un trattamento integrativo speciale ai lavoratori del settore turistico dal 1° giugno al 21 settembre 2023. Per poter richiedere la misura occorrerà rispettare un requisito reddituale. Beneficiari sono i dipendenti del settore privato con redditi di lavoro dipendente di importo non superiore a 40 mila euro nel periodo d’imposta 2022. Rimangono esclusi dalla prestazione, dunque, i lavoratori di strutture turistiche pubbliche.
Per quanto riguarda l’importo del Bonus 2023 sarà pari al 15% delle retribuzioni lorde erogate per il lavoro notturno e per le prestazioni di lavoro straordinario effettuato durante i giorni festivi. Doppia maggiorazione, dunque, per i beneficiari. Da una parte l’abituale incremento previsto per il lavoro notturno e straordinario, dall’altra il Bonus del 15%.
L’erogazione delle somme sono a carico del datore di lavoro previa domanda del lavoratore. Il datore maturerà così un credito da utilizzare successivamente in compensazione con il Modello F24. L’obiettivo della misura è garantire la stabilità occupazionale e sopperire alla mancanza di offerta di lavoro nel settore termale, turistico e ricettivo.
Per quanto riguarda la modalità di inoltro della domanda occorrerà attendere la definitiva conversione in Legge del Decreto Lavoro. L’emendamento comunque è stato approvato dunque è solo questione di poche settimane. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DL Lavoro c’è stata lo scorso 5 maggio. La conversione deve arrivare entro 60 giorni a partire da questa data.
Tra le misure del Decreto ricordiamo l’Assegno di inclusione volto a sostituire il Reddito di Cittadinanza da gennaio 2024, il supporto per la formazione e il lavoro, il taglio al cuneo fiscale del 4% tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2023, l’aumento dei fringe benefit a 3 mila euro, il rafforzamento delle regole di sicurezza sul lavoro e la modifica alla disciplina dei contratti di lavoro a termine.