Il Bonus 400 euro è attivo e le famiglie non dovranno nemmeno fare richieste particolari per ottenerlo: ecco come funziona e a chi spetta.
Come molti incentivi, bonus e agevolazioni, anche quello pensato dal Governo per aiutare le famiglie a fare la spesa è soggetto a limitazioni e criteri da rispettare. In molti però potranno beneficiare di questa opportunità.
Non serve essere economisti per capire che siamo di fronte a una crisi economica generalizzata, che colpisce i nuclei familiari più deboli o numerosi. Il Governo, seppur consapevole che i Bonus sono misure palliative, li promuove con regolarità in modo da limitare i danni dell’inflazione o del rincaro di energia e/o beni primari.
Più che altro, dobbiamo rassegnarci al fatto che l’attuale andamento dei mercati – e dunque dei prezzi – non riuscirà nel breve termine a tornare a livelli pre-conflitto. La guerra in Ucraina sembra non finire mai e le scelte di alcuni Governi sono quantomeno discutibili: pensiamo ad esempio all’idea di usare i soldi del PNRR (quelli erogati dall’UE per il Piano di Ripresa e Resilienza) per costruire più armi da destinare, appunto agli ucraini.
Oppure pensiamo al fatto che in Italia i medesimi fondi non vengono impiegati per progetti realmente utili alla collettività; nemmeno prima dell’alluvione in Emilia Romagna i politici locali sono stati in grado di attingere alle risorse (che erano disponibili) per evitare la tragedia.
In un quadro come questo, dove tutto sembra fossilizzato e nel quale la politica pare non rispondere più alle necessità dei cittadini, spuntano alcuni benefit da usare, quantomeno per arginare gli effetti del disastro economico a cui stiamo assistendo.
Come funziona il bonus 400 euro per fare la spesa e come richiederlo
Il nome del bonus chiarisce lo scopo per cui è stato ideato: si tratta di una somma di denaro che verrà elargita alle famiglie che rientrano in determinati criteri, ovvero che si trovano in difficoltà economiche.
Funziona un po’ come il reddito di cittadinanza, ovvero i nuclei familiari individuati riceveranno una carta ricaricabile con il credito, da spendere poi per fare la spesa. Fortunatamente non c’è bisogno di fare richieste particolari o mostrare l’ISEE. Saranno i vari Comuni a trovare le famiglie che hanno un reddito inferiore ai 15 mila euro annui e daranno priorità alle famiglie che hanno più figli e/o figli minori.
Il Comuni invieranno agli interessati una lettera e le istruzioni per usare il credito, che sarà ricaricato ogni mese sulla carta. Ricordiamo che i già percettori dell’RDC, però, non saranno beneficiari anche di questo bonus.
Riguardo a come spendere i soldi ricevuti, anticipiamo che gli interessati dovranno usare la carta solo nei negozi convenzionati col Ministero dell’Agricoltura, e che non si potranno fare acquisti “non utili”, come ad esempio gli alcolici.
