Farsi passare la voglia di cibo dolce e salato ad alto contenuto calorico è facile, se sai come farlo. Ecco alcuni preziosi consigli che ci possono cambiare la vita.
Alzi la mano chi, passando davanti a una rosticceria, un fast food o una pasticceria, non avverte il desiderio di una bella abbuffata di calorie, con tanti saluti alla linea. A certe tentazioni è difficile resistere… ma solo se non abbiamo gli strumenti giusti a disposizione. Un nuovo studio pubblicato su Appetite esplora il potenziale delle tecniche di visualizzazione per aiutare a ridurre le scelte alimentari sbagliate tra coloro che desiderano mangiare di meno.
Lo studio in questione si intitola “La riqualificazione immaginale riduce il desiderio di cibo ipercalorico”, ed è stato scritto da Steffen Moritz, Anja S. Goritz, Simone Kühn, Jürgen Gallinat e Josefine Gehlenborg. I risultati indicano che coloro che immaginano di sbarazzarsi del cibo ipercalorico spingendolo o gettandolo via, riportano un ridotto desiderio di alimenti grassi. Vediamo più nel dettaglio questo tipo di tecnica comportamentale.
Il rimedio perfetto per tenersi lontani dai cibi ipercalorici
La tecnica per aiutare a ridurre il desiderio di cibi ipercalorici è sorprendentemente semplice. E i benefici sono evidenti: tutti sappiamo quanto gravi siano le potenziali conseguenze sulla salute dell’obesità, tra cui diabete, problemi ai reni, malattie cardiache. L’obesità può anche rendere gli individui più vulnerabili alle malattie mentali, in particolare ansia e depressione. Ecco perché in tutto il mondo è un problema di salute pubblica.
I trattamenti comuni per l’obesità includono farmaci o interventi chirurgici. Invece i trattamenti comportamentali sono un’opzione preziosa in quanto a basso rischio. La riqualificazione immaginale (IR) è un trattamento comportamentale che prima tenta di innescare uno stato d’animo negativo, quindi chiede all’individuo di immaginare il suo cibo ipercalorico preferito, e quindi di visualizzare il momento in cui lo butta via fisicamente.
Un’altra tecnica è nota come 3P: in questo caso l’individuo immagina l’azione di prendere un boccone del cibo, fare una pausa, e poi buttarlo via. Secondo Steffen Moritz e i suoi colleghi, il metodo 3P è più efficace nel cambiare le abitudini alimentari rispetto al metodo IR. I risultati dello studio in questione, al quale hanno partecipato 1.016 soggetti, supportano l’efficacia della riqualificazione immaginale combinata con una componente motoria e la tecnica 3P.
Tuttavia, la riqualificazione immaginale senza una componente motoria, che aveva mostrato risultati promettenti in uno studio precedente, ha dato esiti meno affidabili. In ogni caso, nonostante queste limitazioni, Moritz e il resto del team concludono che la riqualificazione immaginale può essere un trattamento promettente per l’obesità e raccomandano ulteriori studi per comprendere meglio la tecnica e come utilizzarla in ambito terapeutico.