Anche tu soffri di dolori dovuti alle mestruazioni? Allora scopri le posizioni per dormire che aiutano ad alleviare i crampi.
Purtroppo a molte donne capita di soffrire durante il periodo del ciclo: spesso si tratta di una condizione addirittura invalidante e non solo di un fastidio che passa velocemente.
Il dolore da ciclo prende nome di dismenorrea e può manifestarsi anche da uno a tre giorni prima dell’effettivo arrivo del ciclo: il picco della sofferenza arriva 24 ore dopo le mestruazioni e dura per almeno due o tre giorni.
I dolori mestruali: una sofferenza ancora poco compresa
Si stima che il 90% delle donne soffra di dolori mestruali almeno in forma lieve, ma solo di recente si è iniziato a parlarne apertamente e a studiarne le cause, muovendo dei passi importanti per rompere questo tabù. I dolori sono causati da contrazioni dell’utero che si verificano durante la fase della mestruazione per espellere la mucosa uterina non fecondata: le contrazioni uterine sono dovute alla prostaglandina, un mediatore dell’infiammazione rilasciato dall’endometrio che provoca dolore e crampi addominali.
Ciò che caratterizza il dolore mestruale è l’intensità variabile e le forti individualità: infatti alcune donne ne soffrono lievemente e le loro attività quotidiane non sono compromesse, al limite possono prendere un antidolorifico e nel giro di poche ore staranno di nuovo bene, altre sono debilitate a un livello tale da non riuscire nemmeno ad alzarsi dal letto. Tali differenze dipendono da fattori ormonali, strutturali e genetici non ancora del tutto compresi.
Gli ormoni riproduttivi femminili, in particolare gli estrogeni e il progesterone, influenzano la produzione di prostaglandine e la sensibilità ai dolori. Da questo deriva quindi una maggiore incidenza dei crampi durante l’adolescenza, quando il livello ormonale è più instabile.
Quando si soffre così tanto, a letto si cambia posizione di continuo cercando di far passare il male, o quantomeno di alleviarlo. Fortunatamente alcune posizioni sono migliori rispetto ad altre. L’ideale è di sdraiarsi su un fianco, piegare le ginocchia verso il petto e la testa in avanti, in modo da ottenere la posizione fetale. Diversi psicologi e ginecologi affermano che questa posizione aiuti a dormire meglio, poiché si allevia la pressione che viene esercitata sui muscoli addominali, i quali si possono quindi rilassare.
Altre posizioni invece vanno evitate, come per esempio sdraiarsi a pancia in giù, poiché l’addome viene schiacciato e con l’aumento di pressione i muscoli non riescono a rilassarsi; allo stesso modo anche l’utero rimane contratto e ciò causa una maggiore sofferenza. Un’altra zona che risente si tale compressione è il seno, poiché diventa più sensibile durante il ciclo.