Correre è un ottimo modo per dimagrire e mettersi in forma. Ecco quali errori evitare e come migliorare la postura.
Per rimettersi in forma, oltre a curare il proprio regime alimentare è necessario svolgere una regolare attività fisica. Una delle più praticate è la corsa. Dopotutto, si tratta di uno sport che chiunque può svolgere senza troppe difficoltà e senza doversi munire di attrezzi particolari. Tuttavia, ci sono quattro errori molto comuni che commettono i runner poco esperti e che possono avere effetti dannosi sulla salute.
Molte persone vanno a correre per dimagrire o semplicemente per mantenere il proprio organismo in salute. Quest’attività è una delle più praticate perché bastano le scarpe giuste e tanta buona volontà.
Tuttavia, molte persone commettono l’errore di credere che non ci siano regole da seguire quando si svolge un’attività fisica come quella del runner. Nulla di più sbagliato. Infatti, molte persone che vanno a correre fanno errori evitabili, che hanno delle ripercussioni negative sulla prestazione sportiva e non solo. In particolare, posizionare in maniera sbagliata le braccia può creare un effetto a catena deleterio.
Correre per dimagrire: ma occorre farlo nel modo giusto
Correre è un’attività che non coinvolge solo gli arti inferiori, ma anche quelli superiori. Per questo motivo, posizionare in maniera sbagliata le braccia e non effettuare il movimento corretto degli arti superiori può compromettere l’attività fisica.
Alcuni runner, infatti, hanno l’abitudine di correre con il petto in avanti. In questo modo, il baricentro arretra e la corsa risulta meno efficace. Per tale ragione, quando si corre è importante tenere una corretta angolazione del braccio con l’avambraccio.
Alcuni runner, dopo qualche chilometro, compiono un’azione involontaria che porta alla chiusura dell’angolo avambraccio-braccio con le spalle che si alzano.
Non va nemmeno bene correre con le braccia troppo aperte, ovvero con un’angolazione del gomito superiore ai 100 gradi. In questo caso, non avviene una corretta oscillazione degli arti superiori, determinando una torsione del busto.
Quando si parla di angolazione delle braccia, poi, è opportuno ricordare che questa deve cambiare in base al percorso che si sta affrontando. Ad esempio, in discesa, in maniera istintiva, il runner tende a chiudere l’angolo alzando le spalle e appoggiandosi con il tallone. Tuttavia, con un angolo avambraccio-braccio più aperto, aumenterà la stabilità e l’appoggio.
Alcuni studi hanno dimostrato che l’oscillazione delle braccia durante la corsa è fondamentale, perché riduce al minimo la rotazione del busto. Insomma, correre per dimagrire è facile, ma bisogna farlo nel modo corretto.