Alcuni farmaci non possono essere assunti con un frutto perché potrebbe inibire le loro funzionalità: lo dimostrano gli studi
Sono tanti i medicinali che sono risultati incompatibili con una determinata tipologia di frutto. Parliamo di farmaci di vario genere, una lista che è stata stilata già dagli anni ’80 ma che negli ultimi tempi è stata aggiornata attraverso nuovi studi. Ad oggi sono circa 85 i farmaci risultati reattivi a questo agrume e in grado di creare così reazioni avverse. Si tratta di alcune statine, ma anche di alcuni antidepressivi e antibiotici.
A seguire anche farmaci utilizzati per il trattamento di malattie cardiache e per curare il cancro. Nella lunga lista sono presenti anche farmaci usati da pazienti che hanno subito trapianti di organi. Ad allarmare sono state le evidenze dei nuovi studi che hanno spiegato come la reazione (anche lieve) può arrivare anche dopo un solo bicchiere di succo o il contatto diretto con gran parte del frutto.
Sono sintomi e reazioni che possono durare anche di più di 24h, per questo motivo consumarlo lontano dall’assunzione non isola il problema. Si tratta di un frutto presente nella nostra dieta mediterranea ma che non viene poi così spesso mangiato. Fa parte della famiglia degli agrumi, e viene coltivato anche nel sud Italia: il pompelmo.
Tutte le interazioni pericolose tra farmaci e pompelmo sono state studiate e documentate da studi di farmacocinetica in vitro e da studi in vivo. Ci sono anche stati diversi casi clinici di reazioni avverse studiati nel tempo. Nel 2017 proprio la stessa Food and Drug administration ha raccomandato di fare attenzione con l’assunzione del pompelmo in caso di terapie con farmaci.
Le sostanze interagiscono in maniera indiretta: il frutto blocca l’azione di alcuni enzimi presenti nel nostro corpo che sono responsabili dell’assorbimento e del relativo smaltimento del farmaco. Quest’ultimo rimarrebbe per un periodo prolungato nel sangue, creando così una situazione di sovradosaggio che espone il paziente stesso agli effetti collaterali anche gravi legati all’eccessivo utilizzo.
Gli effetti rimangono a lungo fin quando, dopo 2-3 giorni dall’assunzione del frutto, l’intestino riesce a sintetizzare un nuovo enzima. Recentemente è stato scoperto un secondo meccanismo con cui il pompelmo interferisce con il sistema di assorbimento impendendo al farmaco di svolgere la sua funzione. Prima di assumere il pompelmo, quindi, sarebbe meglio chiedere al medico se i farmaci della terapia da assumere facciano parte della lista degli 85 che reagiscono.
Si può inviare richiesta all'INPS per ottenere uno straordinario beneficio, che consente di avere più…
Comprendere la traduzione delle pagelle scolastiche è essenziale per il successo accademico e il coinvolgimento genitoriale. Importanza…
Spesso si pensa di mangiare cibi salutari, ignorando che si tratta di prodotti ultra processati…
L'esenzione dal ticket è prevista per diverse malattie e consente di ottenere un grande risparmio…
I disabili e i caregiver possono approfittare delle agevolazioni fiscali per comprare un'auto. Quali documenti…
Una recente indagine avrebbe individuato la regione più infelice d'Italia e il motivo è davvero…