I pesticidi nell’acqua del rubinetto sono un pericolo concreto, che purtroppo è in grado di mettere in pericolo la salute di numerose persone
Per il benessere quotidiano l’acqua è un elemento indispensabile. Non è un caso il fatto che il corpo umano ne sia composto in grande percentuale. E anche per potersi mantenere fisicamente integri e in regola dal punto di vista della salute, non si può prescindere dall’utilizzo dell’acqua come risorsa primaria. Nonostante ciò l’acqua potabile non è esente da problemi, anzi. Risulta assai probabile che si debba intervenire su più fronti, per evitare danni o contaminazioni poco gradite per l’organismo.
Idrata, disseta e fa stare bene. Queste sono solamente tre delle tante caratteristiche che l’acqua possiede. Tuttavia ci sono degli aspetti da valutare attentamente. Non tutti hanno la fortuna e la possibilità di avere in casa propria un impianto di purificazione che la renda potabile, evitando di bere quella in bottiglia, e quindi ci si ritrova il più delle volte a doverla acquistare. A questo proposito ci sono degli indicatori di cui tenere conto. Il pensiero comune, ovviamente errato, è che l’acqua sia tutta uguale. Ma non è affatto così.
Esiste infatti un indice definito “residuo fisso”, che indica la quantità di minerali che rimangono depositati all’interno dell’acqua confezionata. Di recente è stato scientificamente provato che non si tratta di un pericolo, ma che semplicemente si assumeranno molti più minerali disciolti. Tuttavia, un residuo fisso di livello basso ha indubbiamente tanti benefici. Ragione che non toglie priorità a questo fattore per nessun motivo. Questo fattore non è l’unico che bisogna considerare.
In alcune aree geografiche bere acqua dal rubinetto, abitudine insolitamente diffusa, potrebbe essere rischioso. Questo per via della probabile presenza di pesticidi, che sicuramente non fanno bene all’organismo. A evidenziarlo, come al solito, è la scienza.
Pesticidi in acqua: come risolvere?
I pesticidi in acqua sono un pericolo concreto, che sebbene sia legato a determinate aree geografiche, in realtà potrebbe interessare tutti. Meglio non astenersi dal tenere la guardia alta dunque. Analizzando vari campioni di terreno agricolo, gli enti competenti hanno riscontrato l’elevata presenza del glisofato, un pesticida altamente nocivo.
Si tratta di un erbicida che è stato introdotto nel settore agricolo più o meno intorno agli anni ’70. In un periodo dove le tecnologie attuali non erano ancora riuscite ad attecchire come oggi.
Può provocare sintomi di media o grave intensità quali problemi respiratori, eczema, reazioni allergiche indesiderate e tanto altro ancora. Non a caso i report usciti negli ultimi anni hanno messo in guardia la popolazione da questo eventuale pericolo. Insomma, l‘acqua dal rubinetto è lecito berla, ma bisogna stare attenti ad eventuali presenze tossiche che possono contaminarla.
