Medico di base: quanto guadagna per ogni paziente? E a quali obblighi e regole deve sottostare?
Premessa necessaria: il guadagno di un medico di base non è fisso e tanto meno uguale per tutti: il suo importo varia in base a diversi fattori. Primo fra tutti il numero di pazienti. Ma incidono anche l’anzianità di servizio, le eventuali indennità e la reperibilità notturna.
Come anticipato, lo stipendio non è lo stesso per ogni medico di base. Di conseguenza gli importi possono anche cambiare, e non di poco. In media il guadagno di un medico di base si aggira intorno ai 70 euro lordi a paziente se ne ha meno di 500 in cura e a 35 euro se invece di pazienti ne ha più di 500.
Se teniamo conto che in Italia un medico di base può avere al massimo 1.500 pazienti in cura, capiamo subito che un medico di base può arrivare a guadagnare anche più di 7.500 euro lordi al mese, senza comprendere gli eventuali bonus.
In un anno, partendo sempre dal tetto massimo di 1.500 pazienti, lo stipendio di un medico di base raggiunge i 52 mila euro lordi. Ma la sua remunerazione varia anche in base all’anzianità di servizio: i medici di base con più di 10 anni di esperienza possono arrivare a percepire anche 100-120 mila euro lordi all’anno.
Medico di base: obblighi e doveri
Sul fronte degli obblighi e delle regole che un medico di base è tenuto a rispettare occorre invece fare riferimento a quanto stabilito dal relativo contratto di lavoro. Dal quale si evince che verso i pazienti il medico di base ha l’obbligo di:
- compilare prescrizioni mediche per acquistare farmaci medicinali;
- prestare attività di prevenzione;
- misurare la pressione;
- fare diagnosi ed educazione sanitaria;
- prescrivere le terapie di cui ha bisogno il paziente;
- somministrare vaccini;
- prescrivere, quando occorre, esami specialistici e quelli specifici;
- medicare le ferite;
- compilare i certificati medici per il lavoro e inviarli in modalità telematica come stabilito dalla vigente normativa in caso di assenza dal lavoro del paziente a causa di una malattia;
- conservare la cartella di ogni suo paziente, provvedendo ad aggiornandola di volta in volta con eventuali risultati di esami diagnostici, ricoveri oppure visite specialistiche, così da avere la storia clinica, completa e costantemente aggiornata, di ogni paziente;
- garantire la reperibilità negli orari e nei giorni stabiliti. Infatti ogni giorno il medico di base deve assicurare la reperibilità telefonica per due ore, dalle 8 alle 10, per richieste indifferibili. Al di fuori di questo orario gli assistiti possono andare alla guardia medica.
Tra gli altri doveri del medico di famiglia ci sono anche la disponibilità e il dovere di mettere sempre e in ogni occasione a proprio agio il paziente, anche quanto può sentirsi a disagio nel dover esporre le proprie intime problematiche. Ha anche il dovere di garantire un’assistenza sanitaria continuativa incaricando un proprio sostituto in caso di assenza.