Molti pensano che una patologia come l’alzheimer, si manifesti sempre e comunque con una graduale perdita di memoria. In realtà non è sempre così, e per quanto sia uno dei sintomi più importanti, a volte questa malattia può rivelarsi anche in altro modo.
L’alzheimer è un disturbo degenerativo che colpisce in particolar modo le persone che sono avanti con l’età. È stato calcolato come nel mondo vi siano attualmente almeno 55 milioni di persone affette da questa malattia, anche se spesso c’è troppa confusione tra la persona tra Alzheimer e demenza, spesso utilizzati anche come sinonimi, ma in che realtà rappresentano due patologie leggermente differenti.
Il primo mito da sfatare riguarda comunque il fatto che mentre la demenza si manifesta in primo luogo con una grande difficoltà del malato a ricordare, a utilizzare la sua memoria in modo ottimale, per l’alzheimer non è sempre così. Certo, questa in generale resta la sua caratteristica principale, il vero sintomo che può rivelare a che stadio di malattia si può trovare una persona.
Anche perchè, parliamo di una patologia che nel mondo occidentale, è tra le principali cause di morte e di non autosufficienza nella popolazione più anziana. Si può iniziare a soffrire di questa malattia, con problemi di memoria, ma non solo. Questi potrebbero anche essere sostituti da graduali deficit nel linguaggio e nella comunicazione, o una perdita di spazialità e riferimenti corporei da parte di chi ne soffre.
Non bisogna dunque dare troppa retta alla televisione e al mondo della serialità, che troppo spesso pongono un legame troppo stretto nel vedere la perdita di memoria come il sintomo principale con cui si manifesta.
In alcuni casi, seppur più rari, questa malattia si può anche manifestare con una comparsa molto forte e pronunciata di sintomi atipici, come fortissimi stati di agitazione che bloccano anche la comunicazione verbale del soggetto.
Più frequente invece come sintomo, è il cambio di personalità che può avvenire nell’individuo, nel momento in cui la degenerazione di questa patologia inizia ad arrivare ad uno stadio avanzato. In certi casi, la perdita di memoria può anche passare in seconda rispetto alla paranoia che ne soffre può svilupparsi a livelli patologici, proprio a causa del fatto di non trovare mai gli oggetti al loro posto.
Si tratta poi di una malattia che a causa della sua gravità e del fatto che colpisce la popolazione più anziana, e che finisce per gravare spesso sull’intero nucleo familiare.
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