In tempo di carovita galoppante riuscire a risparmiare è una necessità. Ecco i 4 errori da evitare per non finire in bolletta.
Il risparmio è un’arte che si può imparare cominciando, come sempre, dalla correzione di errori che ci portano a non risparmiare in maniera efficace e a fare diversi passi falsi.
Quando l’inflazione arriva alle stelle, toccando picchi anche del 10%, tutti i costi crescono: la spesa al supermercato, il listino prezzi del carburante, la bolletta di luce e gas, i vestiti. Diverso il discorso per gli stipendi, che anche se aumentano non bastano certo a coprire i rincari. Un’inflazione al 10% significa che i beni che inizio anno costavano 1.000 euro a fine anno saranno arrivati a costare 1.100 euro.
C’è poco da fare dunque: occorre risparmiare. Senza dimenticare che il risparmio è un’arte. Ma grazie al cielo è un’arte che si può anche imparare. E si impara sempre dai propri errori, evitando se possibile di ripeterli ancora.
In particolare nel campo del risparmio ci sono 4 errori da evitare se non vogliamo finire sotto un ponte. Ecco quali sono.
Risparmiare non vuol dire soltanto rinunciare a spendere, ma spendere con oculatezza e gestire il denaro in maniera intelligente. Facendolo fruttare. Ad esempio le famiglie italiane hanno in totale 1.200 miliardi sui conti correnti bancari. Soldi che non solo non rendono nulla, ma che non sono “parcheggiati” gratis in banca: tenere il denaro sul conto ha un costo. Il che significa rinunciare ai guadagni che potremmo ricavare impiegando in maniera più fruttuosa quel capitale. Si dirà che sono pochi euro. Ma nel tempo, euro dopo euro, si arrivano a perdere centinaia di migliaia di euro, sottraendoli al budget familiare.
Un altro errore è proprio non tenere un bilancio familiare documentato. Non avere un quadro delle entrate e delle uscite mensili rende impossibile tenere sotto controllo la situazione economica impedendoci di capire come eventualmente migliorarla.
Senza risparmiare nulla si spende tutto ciò che si guadagna. Così non avremo alcuna riserva da parte per affrontare le sempre possibili emergenze o per fare investimenti futuri. Possiamo risparmiare anche seguendo metodi semplici e efficaci di gestione del bilancio familiare come la regola del 50- 20-30. Un metodo che prevede di destinare il 50% del reddito familiare alle spese essenziali, il 20% al risparmio e il 30% alle spese secondarie. Anche imparare a fare la spesa in maniera intelligente aiuta. Con poco si può risparmiare fino a 3 mila euro all’anno.
La vita, come si dice, è fatta di priorità. Per questo è fondamentale sapere distinguere tra le spese essenziali e quelle secondarie. E avere perciò delle priorità di spesa. Spese essenziali vanno considerate quelle fondamentali per vivere, dunque affitto, bollette, cibo, trasporti, spese mediche. Spese secondarie sono quelle relative a benessere e svago: abbonamento TV, estetista, palestra, cinema, ecc.
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