Ormai le truffe, di ogni genere, sono all’ordine del giorno. L’ultima “novità” in questo campo prende di mira le carte di credito.
Come funziona questa nuova truffa e come fare per cercare di proteggersi.
La fantasia dei malviventi pare senza confini. Si va dalle truffe più tecnologiche, come quella dei tastierini fasulli posizionati sugli ATM per carpire il codice Pin del bancomat, a escamotage diciamo più “artigianali.” In questo senso la palma del trucco “artigianale” più disgustoso va senz’altro alla cosiddetta truffa del lama. Il funzionamento è piuttosto semplice. Quando fuoriescono le banconote dal Bancomat, uno dei ladri sputa sullo sportello disorientando la vittima. Giusto il tempo di permettere al complice di intervenire per sottrarre i soldi.
Meno viscida ma altrettanto fraudolenta è la truffa del finto dipendente di banca che segue il cliente per strada e, con la scusa di presunti “problemi”, chiede alla vittima di consegnargli i soldi appena prelevati allo sportello del bancomat. Per restituirglieli una volta sostituiti con false banconote.
Truffa della carta di credito contactless: come funziona
Ma non ci sono solo tastierini finti, sputi e carta straccia nel repertorio degli esperti di frodi. Ultimamente infatti sta prendendo piede una truffa che prende di mira le carte di credito contactless. L’allarme è partito da Facebook. A lanciarlo un utente che è stato testimone di una truffa come questa.
Poco importa se camminate o vi trovate sui mezzi pubblici, la truffa della carta contactless (o del Pos mobile) colpisce ovunque e chiunque. Quando vi accorgerete di essere stati truffati sarà già troppo tardi.
Ma ecco quello che succede. I truffatori mettono nel mirino la loro vittima, seguendola ovunque si sposti. Quando si trovano in un posto affollato – sui mezzi pubblici, in fila al supermercato, in un centro commerciale – agiscono con rapidità e senza dare nell’occhio. E come fanno? In maniera molto semplice.
Praticamente tutti ormai portiamo nel portafoglio una carta contactless. E col numero di carte di questo tipo è cresciuto anche quello dei Pos mobili. I truffatori non fanno altro che avvicinarsi col Pos mobile alle tasche o alle borse delle loro vittime, ben sapendo che per i pagamenti inferiori a 25 euro non c’è bisogno del Pin o di ricevuta firmata. Anche avendo attivato la notifica via sms delle transazioni, quando ci si accorge della truffa ormai la frittata è fatta.
Truffa della carta contactless, come difendersi
Come prima precauzione è buona cosa stare attenti a chi ci si avvicina troppo, in particolare in posti molto affollati. Utile anche capire se la nostra banca permette, tramite il suo Home Banking, di disattivare il pagamento contactless quando non serve. In modo da poterlo attivarlo solo quando necessario.
C’è infine la possibilità di acquistare portafogli in grado di schermare le carte di credito, così da proteggerle dai truffatori armati di Pos.