In cosa consiste il bonus per genitori separati: un aiuto economico per i genitori divorziati o separati con figli.
A chi spetta, quanto dura e come fare domanda per avere il sostegno per aiutare i genitori con redditi bassi.
Il bonus genitori separati è la misura pensata per dare un sostegno economico ai genitori a basso reddito, separati o divorziati, che si vedono costretti a pagare gli alimenti all’ex e ai figli.
L’assegno per i genitori separati dura al massimo 12 mesi per un importo massimo pari a 800 euro mensili. In totale può dunque arriva a toccare i 9.600 euro in un anno.
Le regole per accedere al bonus sono state stabilite dal decreto attuativo del 23 agosto 2022 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 ottobre 2022). Il genitore separato o divorziato ha diritto all’assegno in misura pari alla cifra non versata dell’assegno di mantenimento. Inoltre il bonus può essere richiesto fino ad esaurimento delle risorse stanziate. Si tratta di un fondo di 10 milioni di euro per il 2021 e anche per il 2022.
Stando a quanto indicato dal decreto attuativo il bonus andrà al genitore separato o divorziato costretto a provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, come a quello dei figli maggiorenni affetti da grave disabilità, conviventi.
Altra condizione per ottenere il bonus è che il genitore non abbia ricevuto l’assegno di mantenimento a causa dell’inadempienza dell’ex partner (e genitore del figlio), nel lasso di tempo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, data in cui è cessato lo stato di emergenza per la pandemia di Covid-19.
Per ottenere il bonus, il genitore separato o divorziato deve rientrare nei seguenti requisiti:
Il bonus genitori separati non spetta invece ai genitori che hanno ricevuto, anche solo in parte, l’assegno di mantenimento nel periodo di tempo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022.
Sul sito del Dipartimento per le politiche della famiglia, con uno specifico avviso, saranno definite le modalità per presentare la domanda. Al suo interno andranno specificati l’importo dell’assegno di mantenimento e quello delle somme non versate all’ex coniuge.
Il controllo sulle domande da parte del Dipartimento avverrà incrociando i dati con l’Agenzia delle Entrate per la parte relativa al requisito del reddito. Mentre l’importo dell’assegno di mantenimento sarà verificato con gli uffici giudiziari.
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