Uno dei dilemmi che di fatto avvolge la popolazione mondiale. Quanto è salutare mangiare troppo sale sui nostri alimenti?
Praticamente ovunque possiamo leggere dei rischi collegati a una assunzione in modo non del tutto contenuta di sale. Chiaramente è noto a tutti quanto invece si utilizzi mediamente lo stesso elemento per la preparazione dei nostri cibi e non solo. In alcuni casi però i pareri possono essere addirittura discordanti anche se non sempre.
Le abitudini degli italiani sono negli anni chiaramente cambiati. Colpa della maggiore possibilità di acquistare specifici alimenti, colpa della stessa diversificazione delle varie diete man mano entrate a far parte del nostro ordinario. L’elemento che spesso più di altri è messo sotto accusa è proprio il sale.
Di conseguenza l’atteggiamento dei consumatori è rivolto a un utilizzo si potrebbe dire quasi selvaggio di questo specifico alimento, tanto da far allarmare non poco le massime autorità sanitarie e non solo. Le varie ricerche che man mano vengono ufficializzate troppo spesso ormai hanno pareri più che mai comuni.
Di recente l’European Heart Journal è riuscito a dimostrare quanto di fatto possa risultare dannoso il consumo smodato di sale, attraverso la pubblicazione di una ricerca che ha correlato l’abuso dell’alimento in questione con i sopraggiungere di ipertensione ed altri disturbi.
Arteriosclerosi di carotidi e coronarie, questo il potenziale danno maggiore insomma. Il consiglio degli esperti in questo caso è quello di sostituire lo stesso alimento con altri che non contengano quantità elevatissime di cloruro di sodio e di potassio.
Da qui, l’ulteriore rischio di infarti e ictus sarebbe più che mai da considerare come fattore assolutamente probabile. Chiaro, non si parla di assoluta certezza. L’alternativa suggerita è quella di sostituire i sale con per esempio erbe aromatiche. Su tutte possiamo citare: il rosmarino, la salvia, l’origano e la maggiorana.
Il sale è davvero nemico dell’uomo? Il parere discordante di una nuova ricerca
Il parere completamente diverso, in questo caso arriva da una ricerca condotta dalla McMaster University dell’Ontario (Canada) e del Population Health Research Institute e Hamilton Health Sciences. Il tutto insomma agirebbe in modo contrario ad una dieta a basso contenuto di sodio.
I ricercatori in questione hanno evidenziato che una dieta caratterizzata da un bassissimo consumo di sodio, cosi insomma come raccomandato da altri ricercatori, porterebbe a un aumento incontrollato di alcuni specifici ormoni che potrebbero portare a loro volte a rischi potenziali di morte per disturbi di natura cardiovascolare.
In pratica i pareri degli stessi medici non riescono in qualche modo ad essere uniformi e di conseguenza gli stessi cittadini rischiano di andare in gran confusione in merito ad un tema tanto delicato. Pensiamo a ciò che potrebbe succedere intorno a noi, a quello che in qualche modo caratterizza il nostro quotidiano. Consumare più o meno sale, insomma, è questa la vera questione.