La cremazione dei defunti è una pratica antichissima, che in molti fanno risalire millenni fa nel continente asiatico. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste e come funziona un forno crematorio.
Non tutti lo sanno, ma la cremazione dei defunti è una delle pratiche più antiche che esistano al mondo. Nessuna ha certezze su quando abbia avuto origine questa tradizione, anche se in molti ipotizzano sia nata millenni fa nel continente asiatico.
Questa pratica è invece diventata tristemente famosa in tempi recenti, in quanto arma prediletta del nazismo, per portare a termine lo sterminio di massa degli ebrei all’interno dei lager nazisti. Ma in cosa consiste nello specifico questa pratica? Come avviene la cremazione? La prima cosa da sapere è che il forno crematorio è composto da due componenti distinte, che sono separate da una griglia composta da materiale refrattario.
Cremazione, ecco come funziona davvero
La combustione in un forno crematorio, può avvenire in modi molto diversi, a seconda ad esempio che si utilizzi un sistema elettrico di accensione, oppure un bruciatore a gas.
La bara che contiene il corpo da cremare viene inserita all’interno del forno mediante delle guide metalliche. Il corpo, una volta entrato nel forno, prende fuoco immediatamente e in pochissimo tempo, le ossa diventano cenere, depositandosi nella parte inferiore del forno, e completando così il processo di combustione. All’interno del forno crematorio inoltre, esiste un sistema di ventilazione il cui scopo è quello di far circolare continuamente aria al suo interno.
Come vengono raccolte le ceneri: attenzione alla legislazione italiana
A qualche ora dalla cremazione infatti, gli operatori, dopo aver verificato la temperatura interna e le condizioni del forno utilizzando uno spioncino davanti, hanno il compito di spingere i resti della persona non ancora ridotti in cenere, verso la zona di raffreddamento. Completato questo processo, le ceneri vengono raccolte e passate al setaccio, cercando di eliminare tutte le polveri più fini e sottili.
A quel punto, le ceneri rimaste vengono inserita in un’urna. Una cosa importante da sapere, è che la legge italiana ha delle disposizioni ben precise sul processo di cremazione dei defunti. È infatti vietato nel nostro paese disperdere le ceneri di un defunto, oppure conservarle in un luogo diverso da un cimitero.
In Italia le prima tracce di cremazione risalgono al neolitico
Anche in Italia la pratica della cremazione ha origini antichissime, al punto che tracce di questa tradizione per i defunti, sono state rintracciate addirittura nel neolitico. In tempi più recenti invece, la cremazione divenne una vera e propria prassi, tradizione, per l’impero romano. Qui infatti era abitudine cremare i propri cari dopo la morte, e custodire le loro ceneri in dei loculi pensati e costruiti appositamente per lo scopo.