Stando ad una recente indagine sono questi gli errori grammaticali che gli italiani commettono più spesso. Ecco di quali si tratta.
La lingua italiana può rivelarsi spesso particolarmente insidiosa. Basti pensare che sono diversi gli errori grammaticali in grado di metterci in difficoltà. Ma di quali si tratta?
“Tutto quel che so della grammatica, è il suo infinito potere. Spostare la struttura di una frase altera il significato di quella frase, in maniera tanto definitiva e inflessibile quanto la posizione di una macchina fotografica altera il significato dell’oggetto fotografato. Oggi in molti sanno delle angolature di una macchina fotografica, ma non così tanti sanno qualcosa in merito alle frasi“, affermava Joan Didion.
Effettivamente le regole grammaticali si rivelano essere spesso un vero e proprio tallone di Achille, soprattutto per noi italiani. Ma quali sono gli errori più comuni? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
Sono diversi gli errori grammaticali commessi dagli italiani. È quanto emerso da uno studio svolto da Libreriamo, in base a quale ben sette italiani su dieci, ovvero circa il 71%, avrebbero una conoscenza non adeguata della nostra lingua. Entrando nei dettagli, così come si legge sul sito di Libreriamo, si tratta di “una problematica frutto dell’abuso di internet, che ha reso gli italiani incapaci di scrivere e di formulare a volte un ragionamento sensato. “Qual’è”, “pultroppo”, “propio”, “avvolte”, “al linguine” senza dimenticare gli imperdibili “c’è ne” e “c’è né”, gli errori degli italiani variano dall’apostrofo (45%), al congiuntivo (34%) fino alla punteggiatura (31%)“.
Entrando nei dettagli è emerso che la maggior parte degli italiani non sa se sia corretto scrivere d’accordo oppure daccordo. Ebbene, la risposta giusta è scrivere tale termine con l’apostrofo, ovvero d’accordo. Ma non solo, in molti si chiedono se si scrive qual è oppure qual’è. A differenza dell’esempio precedente, in quest’ultimo caso l’apostrofo deve essere bandito.
Come non citare poi i problemi legati alla parola po’. Sono ancora in tanti a scrivere pò, ovvero ad utilizzare l’accento. Un errore di non poco conto, dato che la grafia corretta è po’ con l’apostrofo. Questo perché si tratta del troncamento della parola poco. Il 65% degli italiani non sa come si usano i pronomi. A tal proposito si ricorda che bisogna utilizzare “le” quando ci si riferisce ad una persona femminile. Si utilizza il pronome “gli” quando invece si fa riferimento ad una persona maschile.
In tanti confondono ancora l’uso della “c” con quello della “q”. Un altro errore da segnare in rosso riguarda la differenza fra ne o né. Ebbene, “L’accento su “né” si utilizza quando questo vuole essere utilizzato come negazione. Nel caso in cui non sia presente la negazione, ne deve essere utilizzato senza accento“.
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