Il governo si appresta a varare il primo maggio un nuovo decreto che si occuperà finalmente del lavoro inserendo diverse modifiche sul tema. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.
Il prossimo primo maggio non assisteremo soltanto alla celebrazione della tradizionale festa dei lavoratori, ma anche ad un consiglio dei ministri istituito ad hoc per occuparsi del tema del lavoro.
Un modo con cui il governo Meloni intende ribadire simbolicamente il proprio impegno sul tema. Anche perché si tratterà del primo vero decreto dedicato al tema da quando questo governo è in carica. Sui dossier principali naturalmente il lavoro principale spetta alla Ministra Calderone, mentre come al solito, tocca poi al Mef presentare una relazione che faccia “quadrare” i conti sui finanziamenti necessari.
Naturalmente, una delle novità più attese riguardano le misure di sostegno alla popolazione che andranno a sostituire il Reddito di Cittadinanza. La misura infatti, simbolo e cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, è stata cancellata nella legge di bilancio 2023, e terminerà la sua funzione nel mese di Luglio. E da quanto trapela da fonti interne al governo, già a partire dal mese di Agosto arriverà il suo sostituto, e si chiamerà Pal.
Un acronimo che sta per Prestazione di Accompagnamento al lavoro che però solleva alcuni dubbi circa l’entità del contributo economico che spetterà agli aventi diritto, in quanto si tratta di cifre molto più basse di quelle previste attualmente dall’RDC. Il limite massimo delle prestazioni mensili singolo della Pal, è infatti fissato a 350 euro. Da gennaio 2024 dovrebbe poi invece entrare in funzione la Gil, Garanzia per l’inclusione, a cui si aggiungerà in seguito anche la Gal, Garanzia per l’attivazione lavorativa.
Una riforma dunque che sembra ispirarsi apertamente al modello tedesco. C’è inoltre l’intenzione di apportare alcune modifiche introdotte dal governo Conte tramite il decreto dignità: l’intenzione è infatti quella di permettere maggiori assunzioni con i contratti a tempo determinato, una pratica che nei fatti il decreto dignità aveva bloccato, per favorire invece contratti più stabili.
Sarà molto probabilmente estesa nel decreto del primo maggio 2023, anche la copertura assicurativa e l’assistenza per gli infortuni da lavoro dell’Inail. Una facilitazione concepita in primo luogo per agevolare i docenti e gli studenti che partecipano all’alternanza scuola-lavoro. Il processo per poter accedere alle prestazioni dell’Inail in caso di infortunio, sarà adesso molto più veloce e agevole.
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