È praticamente introvabile nelle farmacie italiane un antibiotico utilizzato contro varie malattie infettive nei bambini. Ecco di quale si tratta e cosa sta succedendo.
Brutte notizie per molte famiglie italiane che riscontrano delle serie difficoltà nel riuscire a trovare questo antibiotico utilizzato contro varie malattie infettive nei bimbi. Ma di quale si tratta e cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Gli ultimi anni non sono stati di certi dei migliori. Il Covid prima e l’inflazione poi, infatti, continuano ad avere delle ripercussioni negative sulle nostre vite, sia dal punto di vista economico che sociale. Proprio in tale contesto, pertanto, non può passare inosservato l’incubo che stanno vivendo molte famiglie italiane.
Quest’ultime, purtroppo, stanno riscontrando da diverse settimane delle serie difficoltà nel riuscire a rinvenire un noto antibiotico per bambini presso le farmacie del nostro Paese. Ma di quale si tratta e cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli per vedere tutto quello che c’è da sapere in merito .
Ormai da qualche settimana a questa parte è carente su tutto il territorio italiano l’antibiotico Amoxicillina. Quest’ultimo, ricordiamo, appartiene alla famiglia delle penicilline ed è utilizzato per contrastare diverse malattie infettive nei bambini, come ad esempio la scarlattina e l’infezione da streptococco di tipo A.
Al momento tale antibiotico è indicato nella lista dei farmaci carenti resa nota dall’Aifa, ovvero l’Agenzia italiana del farmaco. Non risulta, infatti, disponibile per diverse tipologie e aziende produttrici. A tal proposito, come dichiarato all’Ansa da Susanna Esposito, professore ordinario di Pediatria all’Università di Parma e coordinatrice del Tavolo tecnico Malattie Infettive della Società italiana di Pediatria:
“Sono ormai molti mesi che c’è carenza di amoxicillina, antibiotico di prima scelta per infezioni batteriche comuni che colpiscono i bambini e la carenza si è allargata ad amoxicillina + acido clavulanico. Il problema è di recente peggiorato e riguarda anche i farmaci equivalenti. Nelle ultime due settimane siamo stati travolti da telefonate di genitori alla ricerca di sostituzioni degli antibiotici prescritti. E gli stessi farmacisti hanno dispensato farmaci diversi da quelli indicati dal medico”.
Entrando nei dettagli per alcuni formati la fine della carenza dovrebbe essere fine maggio. Per altri, invece, sembra che si dovrà aspettare ben oltre l’estate per poter ritornare ad avere la piena disponibilità di tale prodotto. Diverse le cause alla base di questa carenza. Tra questi si annoverano una richiesta particolarmente elevata, problemi a livello produttivo e nelle forniture.
In caso di dubbio, comunque, così come suggerito anche dalla stessa Agenzia Italiana del Farmaco, si suggerisce di chiedere informazioni in merito al proprio medico in modo tale da farsi consigliare un eventuale trattamento equivalente. Come sottolineato sempre da Esposito all’Ansa: “il suggerimento è di far ricorso a preparazioni galeniche di amoxicillina e di dispensare solo le dosi necessarie, evitando di fornire farmaci a spettro allargato“.
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