L’acconto IMU dovrà essere pagato entro il 16 giugno 2023. Ecco le istruzioni per il versamento online o tramite modello F24.
L’Imposta Municipale Propria si corrisponde due volte l’anno, entro il 16 giugno e entro il 16 dicembre.
I proprietari di seconde case o prime case di lusso devono ogni anno pagare l’Imposta Municipale Propria. L’IMU si corrisponde anche per fabbricati, terreni agricoli e aree fabbricabili. L’importo dipende dal Comune in cui è ubicato l’immobile o il terreno nonché dalle dimensioni. Nello specifico, sulla rendita catastale rivalutata del 5% e poi associata al moltiplicatore di riferimento viene applicata un’aliquota ordinaria che i Comuni possono variare restando nei limiti stabiliti dalla normativa.
Alcuni contribuenti possono ottenere una riduzione del 50% sull’importo da versare ma solo a determinate condizioni. Per esempio in caso di comodato d’uso dell’immobile o qualora il fabbricato sia di interesse storico. In ogni caso l’Imposta dovrà essere pagata rispettando scadenze precise. Entro il 16 giugno occorrerà procedere con il versamento dell’acconto relativo al primo semestre dell’anno. Entro il 16 dicembre, invece, dovrà essere pagato il saldo dell’IMU. Vediamo, ora, quali sono le modalità di pagamento della tassa.
Acconto IMU 2023, come pagare entro il 16 giugno
Il cittadino può scegliere tra diverse modalità di pagamento. Nello specifico i modi sono tre ossia
- online attraverso PagoPa,
- tramite bollettino postale,
- utilizzando il modello F24.
Sono esenti dal versamento i proprietari di casa con IMU inferiore a 12 euro. La procedura più veloce è il pagamento telematico. Scegliendo PagoPa, infatti, sarà possibile corrispondere quanto dovuto semplicemente utilizzando lo smartphone inquadrando il QR Code. In alternativa, il contribuente potrà recarsi presso
- un Ufficio Postale
- in banca
- in una tabaccheria
- uno sportello dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione
per pagare con il bollettino postale. Infine c’è il modello F24. In questo caso occorrerà conoscere il codice tributo da utilizzare per compilare correttamente il modello.
Modello F24 e codice tributo
Il codice tributo di riferimento (risoluzione Agenzia delle Entrate numero 29 del 29 maggio 2020) dovrà essere inserito nella colonna “Importi a debito versati”. Il cittadino dovrà aggiungere, poi, altri dati ossia
- il codice Catastale del Comune all’interno del campo “Codice ente/codice comune”,
- “Ravv” oppure “Acc” o “Saldo” (per versamenti effettuati a titolo di ravvedimento, acconto o saldo) all’interno della “tipologia di pagamento”. Chi effettua il versamento in un’unica soluzione occorrerà barrare sia “Acc” che “Saldo”,
- il numero degli immobili per i quali si versa l’IMU all’interno del campo “Numero immobili”,
- l’anno di imposta di riferimento del versamento all’interno del campo “Anno di riferimento”.