WhatsApp, come scovare gli spioni che ti tengono d’occhio: basta un veloce controllo

Per accertarsi che non ci siano spioni che ci controllano attraverso WhatsApp basta controllare una sola cosa.

A certificare il successo planetario di WhatsApp bastano i numeri, in continuo aggiornamento: oltre 2 miliardi di utenti, 100 miliardi di messaggi ogni giorno. Tutti traguardi superati da tempo.

due smartphone uno spione
Nursenews

Qualcuno ha calcolato che l’app di messaggistica istantanea più popolare al mondo a fine 2022 sia stata usata per quasi 11 ore giornaliere con un picco di 11 ore e 29 minuti. Cifre sui livelli dell’anno precedente.

Tante le ragioni del boom di WhatsApp, dal passaparola tra gli utenti alla semplicità di utilizzo. Anche sul piano della sicurezza e della privacy si è tentato di fare qualche passo in avanti, soprattutto negli ultimi due anni. Poi c’è l’effetto “moda globale” a fare la sua parte. Poi ci sono i messaggi vocali, con la possibilità di riascoltarli a varie velocità (1, 2, 5) e ancora i sondaggi, le newsletter, la versione desktop comodissima per chi lavora al pc.

La prospettiva poi, come mostrano i post del patron Mark Zuckerberg, le versioni beta e il lancio di WhatsApp Pay in Brasile, è quella di trasformare l’applicazione in una specie di e-commerce per fare shopping direttamente da WhatsApp.

WhatsApp, problemi con la sicurezza

In tutto questo scenario non mancano però i guai, sia per Zuckerberg che per gli utenti. WhatsApp infatti ha anche un lato oscuro che non va sottovalutato: quello relativo alla sicurezza. È la nota dolente dell’app californiana: la mancanza di una sicurezza a prova di bomba, che rischia di farne perfino un mezzo per spirare gli altri. WhatsApp Web e il client ufficiale di WhatsApp consentono di utilizzare l’applicazione aprendo una nuova sessione e “ripetendo” quanto presente sul cellulare. Ma anche così i rischi per la privacy non mancano, dato che funziona anche se cellulare e pc non sono collegati alla stessa rete wireless.

Ciò significa che potenzialmente un cybercriminale ma anche qualche curioso potrebbe accedere alle nostre chat convincendoci semplicemente a prestargli il cellulare per qualche attimo, dandogli modo così di entrare su WhatsApp. Diverse fonti poi testimoniano che aprendo una chat “spiata” il livello della batteria diminuisce con maggiore velocità.

WhatsApp, come evitare di essere spiati

In questo caso il consiglio per cercare di capire se il rapido esaurimento della batteria sia per caso dovuto alla presenza di qualche spione via WhatsApp è quello di agire in maniera semplice. Ovvero disinstallare l’applicazione e poi reinstallarla. Così se qualcuno vi teneva sotto controllo, poi non potrà più farlo.

Per maggiore sicurezza si può provare anche un’altra strada. Basta aprire le impostazioni di WhatsApp sullo smartphone, visualizzando poi la lista completa degli accessi attivi e interrompendo quelli che vi insospettiscono. In questo modo tutti i computer connessi (anche il nostro) perderanno l’autorizzazione d’accesso. Ma niente paura: per accedere nuovamente basterà semplicemente fare una nuova scansione del QR code. Ma potrete farla soltanto voi, non altri.

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