È un errore che facciamo tutti, chi più chi meno, col caricabatterie del cellulare. Anche tutti i giorni, senza rendercene conto.
Per abitudine o per comodità, poco importa. Si tratta di un errore che può rivelarsi fatale.
In inverno il terrore del caro bollette ha trasformato un po’ tutti in attenti risparmiatori energetici attenti a come e quanto usavamo i nostri dispositivi elettronici. Molti hanno adottato abitudini nuove, come quelle di staccare le spine quando non c’era bisogno di usare l’elettricità.
Ma come spesso capita, una volta passata la fase di emergenza – almeno quella più dura – le vecchie abitudini tornano a ripresentarsi più vive di prima. In questo caso si tratta di abitudini anche pericolose, che rischiano di mettere seriamente a repentaglio la salute nostra e quella della nostra famiglia rischiando pure, nei casi peggiori, di farci perdere la casa o la vita.
Caricabatterie, quella cattiva e pericolosa abitudine
La malsana abitudine di cui parliamo è legata allo smartphone, un compagno ormai inseparabile delle nostre vite, in servizio permanente effettivo 24 ore al giorno, o quasi, e che raramente viene spento o rimane inutilizzato. Proprio questo suo uso intensivo ci costringe anche a ricaricare la batteria del cellulare almeno una volta al giorno.
Un rito della società tecnologica che però, vuoi per abitudine, vuoi per pigrizia o per comodità, spesso si traduce in una pratica pericolosa. Quella cioè di lasciare attaccato tutto il giorno il caricabatterie alla presa della corrente, in modo da averlo sempre pronto all’uso. Così facendo si trascura quello che può rivelarsi un grande pericolo. Anche se al cavo del caricabatteria non è collegato alcun dispositivo, c’è sempre un passaggio di elettricità.
E basterebbe poco in questo caso – anche una semplice scintilla – per fare da innesco a un incendio. Tanto più se pensiamo che il caricabatterie è spesso collegato a prese poste vicino al letto o comunque nei pressi di materiali infiammabili.
Caricabatterie, perché è meglio non lasciarlo attaccato alla presa
Non è la prima volta che capitano incendi che all’origine hanno un caricabatterie. Come ad esempio l’incendio divampato in Spagna, a Parquesol della città di Valladolid (nella regione centro-settentrionale di Castilla y Leon). Qui un appartamento è andato a fuoco a causa di un caricabatterie incautamente lasciato attaccato alla presa.
In quell’occasione alcuni condomini, avendo notato del fumo uscire dall’appartamento e diffondersi tra le scale del condominio, hanno allertato i pompieri. I quali, intervenuti in 15, sono riusciti a spegnere velocemente l’incendio. Fortunatamente nessuno si trovava all’interno della stanza da letto andata a fuoco, dove le fiamme avevano danneggiato pesantemente il materasso.
Tutto era partito, secondo le ricostruzioni successive, da un banale corto circuito con ogni probabilità scatenato anche da un difetto del caricabatterie o dalla scarsa qualità dei materiali con cui era stato costruito. La marca non è stata resa nota, ma i pompieri hanno consigliato di staccare dalla presa anche i caricabatterie considerati più sicuri.