Una comune patologia legata all’attività lavorativa svolta può comportare l’erogazione di un indennizzo.
La causa di servizio permette di ottenere dei vantaggi nel caso un cui la connessione tra patologia e lavoro sia confermata.
Le attività lavorative sono molto differenti le une dalle altre. Alcune occupazioni richiedono un lavoro mentale, altre un impegno più fisico. Alcune sono pericolose, altre prive di rischi o almeno all’apparenza. Come si potrebbe pensare, ad esempio, che un lavoro d’ufficio possa mettere a rischio la salute del lavoratore. E invece alcune occupazioni nascondono delle insidie, a volte riconosciute della Giurisprudenza come causa di lesioni e a volte no.
In generale, vengono inserite nella causa di servizio le lesioni che provocano un’invalidità temporanea o permanente legata ad un lavoro nella Pubblica Amministrazione. Fondamentale per poter ottenere un’indennizzo, dunque, la connessione comprovata tra occupazione e patologie. Una volta accertata la correlazione si potrà determinare la gravità del danno subito e il diritto ad eventuali benefici. Per capire quali malattie costituiscono causa di servizio sono state redatte specifiche tabelle di riferimento.
Patologia e causa di servizio, chi può ottenere agevolazioni
L’indennizzo viene riconosciuto al dipendente pubblico in grado di provare la correlazione tra la patologia di cui si soffre e l’occupazione svolta. La tutela, dunque, scatta nel momento in cui si attesta il danno biologico causato dal lavoro.
Raramente la Pubblica amministrazione procede con il riconoscimento automatico della causa di servizio. Nella maggior parte dei casi sarà compito dell’interessato inoltrare domanda nel momento in cui sussisteranno precise condizioni.
- Un rapporto di lavoro come dipendente pubblico,
- l’accertamento di una malattia o di una lesione provocata dall’attività lavorativa,
- l’esistenza di un nesso causa/effetto tra la malattia e l’occupazione svolta.
Da sottolineare come la corrispondenza non debba essere esclusiva bensì rilevante e determinante. Significa che l’indennizzo potrà essere riconosciuto anche ai lavoratori predisposti ad una specifica patologia per la mansione svolta.
Quali sono i benefici da richiedere
A seconda della categoria professionale di appartenenza si avrà diritto a particolari agevolazioni. Citiamo, ad esempio, il diritto a mantenere il posto di lavoro e l’erogazione della retribuzione al 100% per 36 mesi per i dipendenti pubblici scolastici e sanitari.
Importante, poi, l‘indennizzo per danno biologico erogato qualora sia rilevata una certa gravità della malattia. Il dipendente, in questo caso, dovrà presentare non solo la richiesta della causa di servizio ma anche la domanda di ottenimento del sussidio economico.
Tra i benefici anche la pensione agevolata per inabilità permanente nei casi gravi erogata proprio accertando la connessione tra patologie a lavoro.
La comune patologia che potrebbe essere associata al sussidio economico
Arriviamo a scoprire qual è la patologia molto comune che non tutti sanno di poter associare ad un indennizzo. Parliamo della sindrome del tunnel carpale. Se comprovato il legame tra invalidità – temporanea o permanente – e attività lavorativa allora si potrà parla di causa di servizio. In generale, tenendo conto del riferimento alle tabelle precedentemente nominate, l’infermità è riconosciuta per
- le patologie legate al settore dell’agricoltura come dermatiti, radiazioni solari, tendinite, ernia lombare, asma bronchiale, osteoartropatie del polso,
- le malattie del settore industriale come quelle derivanti dal mercurio, nichel, arsenico, piombo, uranio e idrocarburi,
- abestosi, silicosi e malattie provocate dai raggi x al personale sanitario.
Sembrerebbero essere escluse molte altre patologie ma in effetti le tabelle non devono considerarsi esaustive. Secondo la Legge 834 del 1981, infatti, si possono aggiungere altre malattie accertando, però, la correlazione causale tra occupazione e patologia. Anche chi soffre del tunnel carpale, dunque, potrà ricevere l’indennizzo provando il legame lavoro-malattia.