Non sempre chi è troppo attaccato al denaro è un avaro incallito. C’è chi soffre di un vero e proprio disturbo che genera un terrore per i soldi.
In genere quando qualcuno ha un eccessivo senso del risparmio viene considerato avaro. Ma non sempre chi ha il classico braccino corto è un discepolo di Paperon de’ Paperoni o di Ebenezer Scrooge, l’avaro protagonista del celebre racconto di Dickens che odia il Natale perché non gli fa guadagnare il becco di un quattrino.
Insomma, la taccagneria non è per forza un gesto consapevole. Essere attaccati ai soldi può dipendere infatti da un vero e proprio disturbo di nome chrometofobia (dal greco chrimata, che significa denaro, e da phobos, paura). In sostanza è la paura irrazionale dei soldi, in particolare il timore di spendere e spandere denaro e di rimanere con le tasche vuote. Non è affatto la stessa cosa dell’avarizia, dato che i «chrometofobi» quando devono spendere non per sé stessi ma per gli altri si mostrano anche molto generosi.
Quali sono i sintomi di questa fobia del denaro? Ad esempio controllare continuamente il portafogli per assicurarsi di non aver perso i soldi, ma anche la paura di essere derubati per strada o che la carta esaurisca il credito a nostra disposizione. In questo secondo caso chi è affetto da chrometofobia continua ossessivamente a controllare il conto online per verificare che il denaro si trovi ancora lì.
Si tratta di una paura indipendente dall’importo da spendere. Tanto è vero che si manifesta allo stesso modo quando c’è da pagare un caffè o da sborsare per qualche spesa più sostanziosa.
Peraltro non scatta soltanto quando c’è in gioco il denaro, ma anche per oggetti di valore in generale. Impensabile in questo caso uscire per strada con orologi, anelli, collane, braccialetti, ecc. Troppa la paura di vederseli sgraffignare da qualche taccheggiatore o di perderli. La chrometofobia precipita in un costante stato di ansia. E con l’ansia si presentano sintomi come mancanza di respiro, tachicardia, aumento della pressione sanguigna e sudorazione. Senza contare i problemi relazionali, dato che fa scambiare per avaracci incalliti.
Ma esiste anche un’altra forma di chrometofobia, quella che genera un comportamento esattamente opposto: la paura di accumulare e avere denaro. Perciò inconsciamente si fa di tutto per perderlo, magari con investimenti sbagliati o spendendo a più non posso. All’origine può esserci una concezione radicalmente negativa del denaro o la paura che possa “contagiarci” con la sua corruzione.
Ancora non sono chiare le cause di questa fobia: si ipotizza un trauma precedente legato ai soldi o un comportamento appreso nell’infanzia. Chi ne è affetto in genere tende a essere estremamente stressato, cambiando discorso se si parla di soldi.
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