Importanti novità in arrivo per gli occupabili che beneficiano del reddito di cittadinanza. A patto di attivarsi con rapidità.
Ecco di cosa si tratta e cosa ci sarà di nuovo a giugno per chi rientra in questa categoria.
È circa un mese che se ne parla: della fine del reddito di cittadinanza. La misura bandiera del Movimento Cinque Stelle introdotta nel 2019 dal governo targato Giuseppe Conte ha le ore contate. Il governo Meloni infatti l’ha abolita e dal prossimo settembre al posto del reddito di cittadinanza subentrerà, a partire dal primo mese d’autunno, una nuova misura. Ovvero quella che l’esecutivo di centrodestra ha voluto tenere a battesimo come MIA, cioè la Misura di inclusione attiva.
In attesa che la MIA divenga operativa il reddito di cittadinanza nel frattempo continuerà essere erogato. Sia a chi solo adesso ha fatto domanda per la prima volta, sia a chi già lo percepisce. Per un totale pari al massimo a 7 mesi senza possibilità di essere rinnovato.
Malgrado un quadro come questo, ormai delineato, c’è una notizia che potrebbe cambiare le carte in tavola a molti percettori del rdc. E questo a cominciare già dal mese – non troppo lontano – di giugno. Cerchiamo di capire cosa c’è in ballo.
Reddito di Cittadinanza, novità in vista a giugno per gli occupabili
Andando a modificare il reddito di cittadinanza con la manovra di Bilancio 2023 il Governo Meloni ha stabilito che tutti i cosiddetti occupabili – ovvero tutti quelli che hanno tra i 18 e i 59 anni e possono lavorare senza problemi – percepiranno soltanto 7 mesi del reddito senza poterlo rinnovare. Ecco, le sorti di questi percettori però potrebbero cambiare.
Col nuovo DL Lavoro, giunto al tavolo del governo, è previsto infatti un sostegno concreto agli occupabili che potrebbero ricevere il reddito di cittadinanza fino al prossimo mese di dicembre. Parliamo della PAL, cioè la Prestazione di Accompagnamento al lavoro alla quale si potrà fare ricorso da settembre a dicembre 2023, pari a 350 euro mensili.
PAL, entro quando bisogna fare domanda
Il problema è che la PAL è un sussidio temporaneo. Ragion per cui occorre sbrigarsi a presentare domanda, che va inviata all’INPS per via telematica e almeno 30 giorni prima del settimo mese. Ciò significa che va inviata non oltre il 30 giugno, accompagnandola inoltre col certificato, rilasciato dai Centri per l’impiego, che attesta la sottoscrizione del Patto per il lavoro.
Questo vuol dire che chi vuole ottenere la PAL dovrà essere in grado di dimostrare di essere stato inserito all’interno di una misura di politica attiva. Come un corso di formazione, servizio civile o altri lavori socialmente utili. Requisiti che per molti percettori rappresentano un miraggio dato che l’indispensabile certificato può essere ottenuto solo in caso di una chiamata da parte dei Centri per l’Impiego.