L’Agenzia delle Entrate ha fatto partire una miriade di lettere indirizzate agli italiani, ecco perché.
Giungono brutte notizie per i cosiddetti furbetti del Superbonus, finiti di recente nel mirino dell’Agenzia delle Entrate. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Lo scorso mese di febbraio il governo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di dire stop alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura per il Superbonus 110%. Una decisione che non è passata di certo inosservata, che si è andata ad aggiungere ai vari interventi che sono stati attuati nel corso degli anni su tale misura.
Spesso oggetto di discussione, d’altronde, proprio il Superbonus continua a far parlare di sé. Questa volta perché finito nel mirino dell’Agenzia delle Entrate che è pronta a scovare i cosiddetti furbetti. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Agenzia delle Entrate, caccia ai furbetti del Superbonus: tutto quello che c’è da sapere
Come già detto l’Agenzia delle Entrate è pronta a scovare i cosiddetti furbetti del Superbonus. Entrando nei dettagli, a finire nel mirino sono coloro che hanno creato un condominio poco prima di richiedere l’accesso alla tanto discussa agevolazione edilizia. Fino a poco tempo fa, è bene ricordare, solo i condomini potevano accedere al Superbonus. Erano invece esclusi villette e immobili di società.
Per questo motivo, al fine di beneficiare di tale detrazione al 110%, alcuni cittadini hanno pensato di frazionare gli immobili a propria disposizione e registrare le strutture come condomini. A tal fine, ad esempio, hanno intestato le varie frazioni a soggetti diversi come mogli, genitori o altri ancora.
Un atteggiamento considerato scorretto, su cui il Fisco vuol far finalmente chiarezza. Nel corso delle prossime settimane, pertanto, coloro che hanno registrato un condominio poco prima di fare richiesta per il Superbonus potrebbero ricevere a casa una lettera da parte dell’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima volta a chiarire la posizione dei soggetti interessati e capire se la registrazione come condominio sia stata effettuata solamente per beneficiare del Superbonus oppure si trattasse di una concreta necessità.
