Il congedo straordinario permette al lavoratore di assentarsi dal posto di lavoro fino a due anni ma solo per assistere il familiare con disabilità.
Raggirando le regole il dipendente rischia gravi conseguenze sul lavoro fino ad arrivare al licenziamento
I caregiver che assistono una persona con handicap possono richiedere diverse agevolazioni in ambito lavorativo. Tra i benefici più noti citiamo i tre giorni di permesso al mese – fruibili anche ad ore. Dal mese di agosto 2022 possono essere richiesti anche da più familiari per assistere uno stesso disabile restando comunque all’interno dei tre giorni mensili. Via al referente unico, dunque, per avvantaggiare ulteriormente caregiver e persone assistite.
L’handicap permette, poi, di poter scegliere la sede di lavoro più vicina a casa – dove sia possibile – oppure di assentarsi dal posto di lavoro fino a due anni chiedendo il congedo straordinario. Questa misura è, però, riservata unicamente al lavoratore che accetta la convivenza con il disabile e prevede un ordine di priorità di rispettare. Inoltre, per poterne beneficiare occorrerà non solo darne comunicazione al datore di lavoro ma anche ottenere l’autorizzazione da parte dell’INPS. E una volta accordato, durante il periodo di congedo sarà obbligatorio per il dipendente prendersi cura costantemente della persona assistita.
In redazione è giunto un quesito. “Durante i 24 mesi di congedo straordinario il lavoratore potrebbe assentarsi per una settimana ovviamente facendosi sostituire nella cura al disabile da un’altra persona?“. Ebbene, la risposta è negativa. Il periodo di congedo prevede, come già detto, che il dipendente si prenda cura dell’assistito e che la convivenza sia continua. Nessuna vacanza da solo e nessun allontanamento dal disabile.
La misura, infatti, è erogata esclusivamente per garantire l’assistenza al familiare con handicap grave. Ecco perché si richiede la soddisfazione del requisito della convivenza. Questa potrà iniziare anche dopo l’inoltro della domanda di congedo straordinaria ma entro il primo giorno di assenza dal posto di lavoro. Inoltre dovrà durare per tutta la durata del periodo di congedo.
Il lettore, dunque, avendo l’esigenza di assentarsi per una settimana dovrebbe sfruttare il congedo non con continuità ma frazionandolo in giorni. Durante il periodo di ritorno al lavoro potrebbe chiedere le ferie, ad esempio, e poi ricominciare il congedo successivamente.
Ricordiamo che affinché non siano conteggiati i giorni festivi, i sabati e le domeniche risulta sempre necessario riprendere effettivamente l’occupazione anche solo per un giorno tra un periodo e l’altro di fruizione. Se il congedo dura, invece, da venerdì a venerdì senza mai tornare a lavoro, allora il sabato e la domenica verranno conteggiati nel calcolo dei due anni di permesso.
Allontanandosi dal disabile durante il periodo di congedo il lavoratore rischia conseguenze serie. Se il datore dovesse avviare dei controlli e scoprire che il dipendente invece che assistere il familiare con disabilità è andato in vacanza potrebbe decidere di prendere provvedimenti come la sospensione della paga o addirittura il licenziamento. Naturalmente per arrivare ad essere cacciati dal posto di lavoro per giusta causa sarà necessario che il datore di lavoro dimostri la reale noncuranza del dipendente nei confronti del disabile assistito.
Uscire a fare la spesa è consentito così come andare a pagare le bollette mentre non è assolutamente consentito svolgere alcun tipo di occupazione. Attenzione, poi, ad un altro dettaglio. Secondo la Cassazione il licenziamento è legittimo in caso di assenza ingiustificata del lavoratore che ha chiesto un periodo di congedo straordinario al datore e ha iniziato a prendersi cura del familiare con handicap senza attendere l’autorizzazione da parte dell’INPS.
Significa che se il dipendete non dovesse presentarsi in azienda perché è andato in congedo prima che le condizioni venissero accertate dall’Ente della Previdenza Sociale allora scatterebbe l’assenza ingiustificata che potrebbe portare al licenziamento.
A conclusione dell’articolo vogliamo ricordare come il congedo straordinario possa essere richiesto solamente seguendo un ordine di priorità.
E come il congedo straordinario, anche i permessi 104 prevedono delle regole da rispettare per non rischiare il licenziamento.
Si può inviare richiesta all'INPS per ottenere uno straordinario beneficio, che consente di avere più…
Comprendere la traduzione delle pagelle scolastiche è essenziale per il successo accademico e il coinvolgimento genitoriale. Importanza…
Spesso si pensa di mangiare cibi salutari, ignorando che si tratta di prodotti ultra processati…
L'esenzione dal ticket è prevista per diverse malattie e consente di ottenere un grande risparmio…
I disabili e i caregiver possono approfittare delle agevolazioni fiscali per comprare un'auto. Quali documenti…
Una recente indagine avrebbe individuato la regione più infelice d'Italia e il motivo è davvero…