Le monoposto di F1 del passato non terminano la loro corsa in una discarica. Considerato il loro lavoro non vengono rottamate.
Il loro obiettivo è far sognare milioni di fan, nell’arco di un campionato, ma una volta terminata una stagione che fine fanno le monoposto della categoria regina del Motorsport? Di sicuro osservando le gesta dei piloti del circus vi sarà balenata l’idea di averne una nel vostro garage. Essendo la massima espressione della tecnologia legata al mondo delle 4 ruote vi renderete conto che l’acquisto non è alla portata di tutti.
Vi sono vetture leggendarie che finiscono all’asta, mentre altre che purtroppo non hanno avuto un percorso glorioso. In oltre settant’anni di storia della F1 tantissime vetture hanno calcato la griglia nella speranza di ottenere risultati di spessore. La Formula Uno non è esclusivamente show come sta diventando nell’epoca targata Liberty Media, ma è diventata sin troppo schiava dell’assurda necessità di creare spettacolo sempre e comunque.
Per questo motivo chi non conosce il fascino autentico della F1 tende a considerarla una categoria noiosa, per tutto il lavoro che c’è in galleria del vento o ai simulatori. Le auto con cui i più grandi piloti al mondo hanno lottato per la conquista della corona iridata presentano prestazioni a dir poco incredibili. A prescindere dall’epoca in cui sono state fabbricate sono sempre state il top sul piano tecnico, rivoluzionando dei concetti aerodinamici e velocistici.
Il fascino delle monoposto di F1
Nella Formula Uno di oggi un’auto diventa vecchia molto presto, anche a causa dell’incredibile sviluppo che avviene di mese in mese. Per questo motivo le vetture vengono rimpiazzate ogni anno nel tentativo di estrapolare prestazioni ancora più straordinarie. Il progresso passa attraverso l’intuizione degli ingegneri, ma anche grazie alle indicazioni che i piloti riescono a trasferire ai tecnici.
Purtroppo da molti anni in Formula Uno non vi sono più i test in pista, ma la tecnologia dei simulatori ha sostituito le sensazioni sull’asfalto. Tutto ciò ha reso anche più difficile il lavoro di ingegneri che durante l’inverno devono trovare il giusto equilibrio tra affidabilità e performance, risultando al passo con nuovi regolamenti e rivali sempre più agguerriti.
Dal vivo una monoposto di 10 anni fa può apparirci totalmente diversa sia per dimensioni che per soluzioni tecniche, ma il loro valore magari è cresciuto nel tempo. La maggior parte dei team presenta dei musei in cui vengono conservati questi gioielli con magnifici motori che non saranno più messi in moto. Nella direzione sempre più green che ha intrapreso la Formula Uno risulterà difficile immaginare che le vetture del passato possano essere tenute solo come cimeli.
Il programma Ferrari
Il programma F1 clienti sta spopolando dal 2005. La Ferrari ha dato la possibilità a privilegiati di comprare una vecchia auto di Formula Uno per utilizzarla in pista insieme ad altri collezionisti, che con il supporto di tecnici del Cavallino Rampante possono divertirsi in degli eventi speciali. Guidare un’auto di Formula Uno al limite non è per tutti, ma solitamente chi si riesce ad accaparrare queste monoposto ha anche anni di esperienza nel Motorsport o, essendo un collezionista, un particolare interesse a seguire dei corsi con dei pro driver.
La Ferrari istituisce dei Racing Days, insieme al Challenge e al FXX Programme. Nelle Finali Mondiali i tifosi possono assistere ai giri di pista delle vetture con motori V12, V10 e V8. Per gli appassionati sono delle vere e proprie sinfonie che meriterebbero di essere suonate ogni fine settimana. Poter tastare con mano la brutalità delle monoposto anni ‘80, ‘90 rappresenta una gioia immensa per chi ha qualche anno sulle spalle.
Come vi abbiamo anticipato vi sono anche vetture straordinarie che vengono messe all’asta. In tal senso il record assoluto di una monoposto di Formula Uno è stato segnato dalla vincitrice del campionato del mondo 2003, ovvero la Ferrari F2003- GA, portata al trionfo dalle mani sapienti di Michael Schumacher. La vettura con la quale il tedesco si è laureato campione è stata battuta all’asta per 14,2 milioni di dollari. Anche questa monoposto non scherza.
Altre sono conservate nel museo della Ferrari e lo stesso vale per tutti gli altri top team che hanno fatto la storia della categoria regina del Motorsport. La F1-90 è stata addirittura esposta al MoMA di New York come simbolo del made in Italy. Come vi avevamo anticipato determinate vetture non finiranno mai allo scasso e più passerà il tempo più acquisiranno valore.