Valentino Rossi ha scritto pagine di storia del Motomondiale, ed ora la sua Academy ha un obiettivo nella testa. Ecco cosa può succedere.
La MotoGP arriva ad Austin, in Texas, per il terzo atto di questa stagione, con la volontà dei piloti italiani di continuare a stare davanti a tutti. L’umore è altissimo all’interno del Mooney VR46 Racing Team, lo squadrone di Valentino Rossi che con Marco Bezzecchi ha vinto la sua prima gara della storia un paio di settimane fa.
C’è da dire che, anche questa volta, Valentino Rossi ha piazzato la zampata del vincente, perché costruire un team in poco tempo e riuscire a renderlo così forte non era da tutti. Infatti, il “Bez” ha battuto oltre al team ufficiale Ducati, ma anche gli altri satelliti come Pramac e Gresini Racing. Ed il meglio deve ancora venire.
Valentino Rossi, ecco cosa vuole fare l’Academy
L’Italia ha vinto le prime due gare della stagione, con Pecco Bagnaia re in quel di Portimao e Marco Bezzecchi che si è imposto a Termas de Rio Hondo. Nel Motomondiale più moderno, parlando di top class, l’ultima volta in cui la nostra bandiera ha trionfato in ben tre gare consecutive ad inizio mondiale è stato nel 2001, l’ultimo anno della Classe 500, quando fu Valentino Rossi a stregare tutti.
Il “Dottore” fece un sol boccone degli avversari nel Gran Premio del Giappone, corso a Suzuka, per poi ribadire il suo strapotere sul mondiale anche a Welkom, in Sudafrica, ed in Spagna, a Jerez de la Frontera. Quella stagione lo vide poi vincere il suo primo titolo in top class, senza lasciare scampo alla concorrenza anche grazie ad una Honda spaziale.
L’obiettivo dei piloti italiani deve essere quello di imporsi anche ad Austin, per eguagliare il 2001 e portare il nostro paese a vincere tutte le gare iniziali. Ovviamente, è l’Academy che può farlo, vista l’assenza per infortunio di Enea Bastianini, con Bagnaia e Bezzecchi sugli scudi, pronti a dare battaglia.
I due figliocci di Valentino Rossi hanno un’occasione d’oro, perché la Ducati è la moto migliore del lotto, ed ancora siamo in quella fase in cui la Desmosedici GP23 non ha così tanto vantaggio sulla GP22, come si è visto benissimo nelle prime due tappe. Il “Bez”, dunque, potrebbe dire ancora la sua, in un momento che per il nostro motociclismo è davvero d’oro, sperando che si prosegua su questa lunghezza d’onda.
La tappa di Austin, lo scorso anno, fu dominata da Bastianini, che è stato l’unico italiano ad imporsi in top class da queste parti. La sua assenza e quella di Marc Marquez farà sicuramente perdere spettacolo a questo evento, ma la pattuglia italiana è pronta a non far rimpiangere nessuno, dando spettacolo sin da subito.
I piloti italiani fanno sognare il Motomondiale
Dopo anni difficili in top class, l’Italia è tornata a prendersi il vertice della MotoGP. Pecco Bagnaia ha riportato il tricolore sul tetto del mondo lo scorso anno, per la prima volta dopo 13 anni, visto che Valentino Rossi si era imposto nel 2009. La decade scorsa è stata cannibalizzata dagli spagnoli, visti i domini di Jorge Lorenzo e Marc Marquez, nel quale si era infilato solo Casey Stoner nel 2012.
L’Italia è tornata a regnare con Bagnaia, ma la cosa positiva sta nel fatto che anche altri grandi talenti possono ambire a quella posizione. Restando in team Academy, l’uomo del momento è sicuramente Marco Bezzecchi, trionfatore in Argentina sotto il diluvio, con una prova da fenomeno assoluto, quasi da veterano di questo sport.
Deve dare di più Luca Marini, al momento in difficoltà nel confronto con il compagno di squadra, che qualcosa di buono a Termas de Rio Hondo lo aveva comunque fatto vedere, con un bel terzo posto nella Sprint Race. Pian pianino sta venendo fuori anche il nostro Franco Morbidelli, bravissimo in Argentina con un quarto posto che sa di vittoria, visto che ha battuto per tutto il week-end Fabio Quartararo.
L’altro italiano di riferimento è senza dubbi Enea Bastianini, che purtroppo vive un momento delicato. L’infortunio di Portimao non ci voleva, e saltando anche le tappe di Termas ed Austin sta perdendo tanti punti in classifica. Non vederlo in Texas è sicuramente molto negativo, visto che qui aveva dominato lo scorso anno, ma l’importante è non forzare troppo i tempi e rivederlo in pista solo quando sarà effettivamente al top. Per i nostri colori il momento è di quelli d’oro.