Può una singola moneta valere un intero appartamento? Certo, magari non nella zona più bella di una tipica città italiana?
Pensiamo ad una tipica moneta, chiaramente si può fare riferimento a quelle più datate, immaginando chissà quale valore relativo. Il collegamento è certo semplice. Immaginare, dunque, quel tipo di valutazione in base agli anni passati dall’effettivo conio dello stesso esemplare. La riflessione, certo, potrebbe essere più che valida, anzi, validissima a ben pensarci. Le logiche del mercato collezionistico, in questo caso, però, ci dicono tutt’altro. Andiamo a scoprire qual è la verità dei fatti.
In linea di massima siamo tutti più o meno consapevoli di quanto le valutazioni dei singoli esemplari possano in qualche modo subire l’impronta di specifici elementi, che cosi, come sempre specificato non hanno alcuna natura universale. Per dire, non è detto che un esemplare di inizio novecento debba per forza di cose valere più di uno di fine novecento, questo è poco ma assolutamente sicuro. La prova certificata di quanto detto arriva da recenti valutazioni riguardanti alcuni esemplari della moneta unica europea, l’euro.
Il mercato collezionistico ha la possibilità di potersi definire assolutamente autonomo, indipendente dunque da tutti quei fenomeni che potrebbero dunque intaccare la valutazione dei vari esemplari presi in considerazione. Oggi, più che mai lo stesso mercato risente, in modo del tutto positivo di una dinamica molto particolare, l’avvengo graduale del web. Negli ultimi anni, infatti, il contesto specifico è risultato di fatto completamente rivoluzionato da questo specifico elemento.
Consideriamo quindi che oggi il collezionista ha la possibilità pratica di approcciarsi con contesti distribuiti in ogni parte del mondo. Collegarsi alla rete, oggi, per mettersi alla ricerca degli esemplari maggiormente ricercati dai collezionisti di tutto il mondo è più che mai semplice. Basta un qualsiasi dispositivo e si ha quindi la possibilità di accedere a milioni di pagine di contenuti. Informazioni dettagliate, immagini, comparazioni tra gli esemplari e chiaramente valutazioni.
Per il singolo collezionista, poi, la possibilità di approcciarsi ad appassionati di ogni parte del mondo, scambiare con loro pareri, riflessioni, avere la possibilità di acquistare e vendere monete in tutta sicurezza. Una vera e propria cuccagna insomma. In più la possibilità, reale di partecipare ad aste online o in presenza attraverso le specifiche piattaforme dedicate al mondo del collezionismo. In pochi anni, insomma, si è passati a una tipologia di approccio al “collezionare”, completamente diversa.
Il criterio che porta alla valutazione si ogni singolo esemplare di moneta, si poggia sempre su specifiche riflessioni legate a particolari elementi. Pensiamo, per esempio all’anno di conio, allo studio riguardante il soggetto rappresentato sullo specifico esemplare, l’appartenenza eventuale a serie speciali, la tiratura, la presenza sempre eventuale di errori di conio e le condizioni di conservazione della stessa moneta. Tutti elementi assolutamente legati alle dinamiche prodotte in quel preciso momento dal mercato di riferimento.
In questo caso specifico andremo ad approfondire il discorso relativo a un esemplare in particolare di moneta. Stiamo parlando del taglio da 2 della moneta unica continentale, l’euro, per intenderci. Il taglio in questione, solitamente viene dedicato dai singoli paesi dell’unioni a celebrazioni e commemorazioni, di conseguenza, in moltissimi casi, dopo qualche anno ci si ritrova di fronte a monete che valgono in molti casi davvero tanti soldi. Andiamo quindi a scoprire nel dettaglio di cosa si parla.
Cosi come anticipato, nello specifico si parlerà di un esemplari di euro, per la precisione, belga. In particolare ci concentreremo quindi su un singolo esemplare protagonista di una vicenda davvero incredibile. Il tutto nasce dalla scoperta di un collezionista attraverso Ebay tedesco. Parliamo di uno dei siti web di maggiore interesse per gli appassionati in quanto a possibilità concreta di vendita e acquisto di esemplari provenienti da ogni parte del mondo. L’esemplare in questione ha subito colpito l’attenzione del visitatore.
La valutazione era infatti altissima, un’asta che era arrivata a toccare cifre impensabili. Per la precisione ben 150mila euro. Chiaramente a questo punto ci si chiede come possa essere possibile che un singolo esemplare possa valere tutti questi soldi. La risposta è nella stessa storia della moneta. Parliamo di un “pezzo”, molto pregiato, coniato nei primi anni del 2000 in pochissimi esemplari. Una serie specifica che rispetto ad altre arriva a picchi di valutazioni, chiaramente altissime.
Chiaramente, l’esemplare belga in questione, con la rappresentazione di Re Alberto, è lui infatti il protagonista della celebrazione del caso, non è l’unico a godere di valutazione altissima, ma è anche vero che di cifre cosi alte non se ne trovano in giro, associate ad altre monete. I collezionisti di tutto il mondo sono pronti a sfidarsi, chiaramente, chi è nella possibilità di farlo, a colpi di offerte per simili esemplari. In ogni caso, la cosa migliore da prendere in considerazione, se davvero interessati è quella di approfondire il discorso in merito allo stesso esemplare, magari rivolgendosi a un esperto del settore.
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