I percettori del Bonus Asilo Nido hanno il termine ultimo del 30 giugno 2023 da segnare sul calendario. Scopriamo per quale adempimento.
L’INPS chiarisce le tempistiche di inoltro della documentazione relativa al pagamento delle rette.
Il Governo ha l’obbligo di tutelare le famiglie soprattutto in un periodo di crisi economica. In Italia tale tutela si è resa particolarmente necessaria durante la pandemia quando tante persone si sono ritrovate senza stipendio ed è esplosa dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. La rapida salita dell’inflazione, infatti, ha stretto in una morsa le famiglie italiane che si sono trovate ad affrontare spese più ingenti di quelle sostenibili.
Il numero dei nuclei vicini alla soglia di povertà è aumentato drasticamente e in un Paese civile tale situazione non dovrebbe essere accettabile. Il Governo Draghi è intervenuto con l’erogazione di diversi Bonus rivolti alle famiglie, soprattutto quelle con ISEE basso. L’esecutivo diretto da Giorgia Meloni ha continuato su questa strada confermando diverse misure e modificandone altre. Oggi ci soffermeremo su una di esse, il Bonus Asilo Nido. Rispolveriamone il funzionamento per poi approfondire l’importante adempimento che i genitori devono rispettare.
Bonus asilo nido, come funziona
Il Bonus Asilo Nido prevede l’erogazione di un beneficio economico rivolto alle famiglie che pagano il nido per i figli di età inferiore a tre anni o l’assistenza presso la propria abitazione per bambini al di sotto dei tre anni affetti da gravi patologie croniche.
L’importo viene erogato dall’INPS in undici mensilità all’anno al genitore che inoltra domanda di agevolazione e presenta la documentazione utile attestante i pagamenti della retta. L’istanza può essere inoltrata anche dal genitore di un minore in affido temporaneo o adottato (stranieri apolidi, rifugiati politici, titolari di Carta Blu, lavoratori di Marocco, Tunisia e Algeria, lavoratori autonomi).
Importo del beneficio
Nello specifico, il beneficio sarà pari a
- 1.500 euro ossia 136,37 euro al mese per le famiglie con ISEE minorenni superiore a 40 mila euro oppure per i nuclei senza ISEE in corso di validità,
- 2.500 euro ossia 227,27 euro al mese per le famiglie con ISEE minorenni compreso tra 25.001 euro e 40 mila euro,
- 3.000 euro ossia 272,72 euro al mese per i nuclei familiari con ISEE minorenni fino a 25 mila euro.
Il beneficio prevede la possibilità, previe presentazione della documentazione attestante l’iscrizione al nido e il pagamento della retta, di risparmiare notevolmente sulla spesa sostenuta per lasciare il figlio presso una struttura pubblica o privata durante le ore di lavoro.
Occorre precisare come il Bonus Asilo Nido non sia cumulabile con la detrazione fiscale relativa alle spese sostenute per l’iscrizione nei nidi seppure documentate.
Documentazione da esibire per ottenere il Bonus Asilo Nido, le tempistiche
L’INPS ha riferito come per le domande di accesso al Bonus presentate nel 2022, il termine ultimo per inviare le ricevute dei pagamento delle rette è fissato al 30 giugno 2023. L’ente ha concesso, dunque, una proroga ai genitori dato che inizialmente da data di scadenza era fissata al 1° aprile 2023.
Affinché la domanda sia accolta, l’interessato dovrà presentare
- fattura di quietanza,
- ricevuta,
- bollettino bancario o postale,
- trattenuta in busta paga per gli asili nido aziendali.
La documentazione dovrà necessariamente contenere precise indicazioni ossia
- il codice fiscale del minore,
- la denominazione e la Partita IVA dell’asilo nido,
- il mese di riferimento,
- gli estremi del pagamento o la quietanza del pagamento,
- il nominativo del genitore che ha sostenuto la spesa.
Mancando anche solo uno di questi elementi il Bonus non verrà concesso. Ricordiamo, poi, che se i documenti sono relativi a più mesi di frequenza occorrerà inviarli in allegato al mese di riferimento. Se riguardanti lo stesso mese basterà accorparli in un unico file.
Come inviare la documentazione
L’interessato dovrà inizialmente accedere al portale dell’INPS tramite credenziali digitali (SPID, Carta di Identità Elettronica, Carta Nazionale dei Servizi) per poi entrare nella sezione “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione” e cliccare sulla funzione “Allega documenti”. In alternativa al sito, è possibile utilizzare l’APP INPS Mobile accedendo da smartphone o tablet. Una volta allegata la ricevuta di pagamento sarà possibile ricevere il rimborso. Avendo difficoltà con la via telematica, l’interessato potrà rivolgersi agli enti di patronato per lasciarsi guidare nella procedura di invio.
Se il richiedente vorrà usufruire del beneficio per più figli dovrà presentare una domanda per ogni minore.
Forme di supporto presso la propria abitazione
Concludiamo con importanti puntualizzazioni qualora il Bonus Asilo Nido sia richiesto come forme di supporto presso la propria abitazione. Condizioni necessarie per ottenere l’agevolazione sono
- la convivenza del genitore richiedente con il minore,
- la presentazione dell’attestato rilasciato dal pediatra attestante “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica” per l’intero anno.