Rottamare un’auto è un modo per poter smaltire i rifiuti, ma quali sono i costi per poter dare vita a questa operazione?
Nonostante la rottamazione dell’auto sia un servizio che il cittadino sta offrendo in favore dello Stato, in realtà nulla è mai gratuito. Ogni tanto ci sono gli incentivi per la rottamazione, ma mediamente ci sono sempre delle tasse da dover pagare.
Iniziamo prima di tutto con il domandarci il perché stiamo decidendo di rottamare la nostra auto. Nella maggior parte dei casi è perché ne stiamo acquistando una nuova, dunque in questo caso è facile.
Nel momento in cui andremo in concessionaria per firmare il contratto, porteremo anche la nostra vecchia vettura che subirà le sue valutazioni. A quel punto può essere rottamata dalla concessionaria stessa oppure verrà rivenduta.
Se invece non doveste acquistare nulla, allora la soluzione migliore è quella di rivolgervi direttamente al Centro di Raccolta autorizzato. Nella prima circostanza la concessionaria avrà un tempo di 30 giorni per poter presentare la vettura dal demolitore, con la richiesta della “cessazione della circolazione per demolizione”.
A sua volta questo dovrà poi essere comunicato al PRA, ovvero il Pubblico Registro Automobilistico, dove la targa della vettura verrà definitivamente cancellata. Per poter richiedere la rottamazione sarà importante scrivere correttamente la targa, consegnare la carta di circolazione e infine presentare il certificato di proprietà che può essere nel doppio formato digitale o cartaceo.
Una volta che è stata terminata la pratica per poter rottamare la nostra automobile, la società che si è fatta carico dell’operazione dovrà a quel punto rilasciarvi un certificato di rottamazione. Il tutto però comporta sempre dei costi.
Pratiche e costi per rottamare l’auto
Dopo aver visto quali sono i vari passaggi per rottamare la propria auto cerchiamo di capire i costi. Benché infatti il servizio sulla carta sia gratuito ci sono sempre dei cavilli e delle tasse da dover pagare.
Prima di tutto serve una parcella per l’ACI dal costo di 13,50 Euro e per ottenere la richiesta del certificato di rottamazione bisognerà pagare anche il bollo di 32 Euro. Inoltre si dovrà anche effettuare la richiesta per la compilazione del modello NP3B che costa altri 48 Euro.
Dunque il costo totale della rottamazione della nostra automobile arriva a 93,50 Euro. Questo è il motivo per il quale tante persone aspettano i vari incentivi per poter rottamare la propria automobile.
In questo 2023 sono stati rinnovati, dopo aver visto un anno di stop nel 2022, e ricordiamo come ci sia differenza tra rottamazione e demolizione. Nel primo caso infatti le componenti verranno riutilizzate, mentre nel secondo ci sarà la completa distruzione.
Tutto questo a sua volta è da non confondere con la radiazione del veicolo, ovvero la sua completa cancellazione dai vari registri. Questo sembrerebbe essere un sinonimo di demolizione, ma in realtà può avvenire anche nel caso in cui venga esportata all’estero una vettura.
Insomma ci sono tante differenze su parole che sembrano essere sinonimi, ma sappiate che la rottamazione dell’automobile è un gesto importante da compiere. Il pianeta ne ha bisogno e riutilizzare pezzi ancora utili è solamente un aiuto per tutti.