L’esenzione dal pagamento del Canone RAI spetta ai cittadini che soddisfano un preciso requisito reddituale e una data anagrafica.
L’imposta legata al possesso di un apparecchio televisivo può essere non pagata ma solamente se si rientra in alcune categorie di cittadini.
Il Canone Rai deve essere corrisposto da chiunque possieda un apparecchio televisivo in grado di ricevere i canali del digitale terrestre. Si paga una sola volta all’anno nella misura di 90 euro ripartiti in dieci rate da 9 euro addebitate nella bolletta della luce. Chi non è intestatario di un’utenza elettrica può corrispondere l’imposta, in alternativa, utilizzando l’apposito modello F24.
L’Agenzia delle Entrate specifica che alcuni cittadini sono esenti dal pagamento (non sono inclusi i titolari di Legge 104). Parliamo principalmente di
I cittadini titolari di un’utenza elettrica che spengono 75 candeline possono non pagare il Canone RAI a condizione che il reddito proprio e del coniuge sia inferiore a 8 mila euro. Inoltre, non dovranno convivere con altri titolari di reddito proprio. Fanno eccezione unicamente le badanti, le colf e i collaboratori domestici.
L’esenzione è un diritto soddisfacendo i citati requisiti se nella casa in cui si risiede sono presenti uno o più televisori. Non può essere richiesta, invece, se la TV è situata in un luogo differente da quello di residenza.
Gli interessati dovranno presentare la dichiarazione sostitutiva attestante la soddisfazione del requisito anagrafico e reddituale. Sul portale dell’AdE è possibile scaricare i modelli appositi da inoltrate telematicamente oppure per posta. Nello specifico, la dichiarazione può essere trasmessa
Le modalità citate sono le stesse anche dovendo inviare richiesta di rimborso per somme erogate pur spettando l’esenzione.
L’esenzione Canone RAI spetta per l’intero anno se i 75 anni sono compiuti entro il 31 gennaio dell’anno in corso. Se le candeline si spengono, invece, dal 1° febbraio al 31 luglio allora l’agevolazione spetterà solamente per il secondo semestre dell’anno.
L’inoltro della dichiarazione sostitutiva può avvenire già a partire dai mesi estivi dell’anno precedente a quello per il quale si richiedere l’esenzione.
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