Dichiarazione di successione telematica: gestione semplice del trust mortis causa

La dichiarazione di successione telematica gestisce il trust testamentario  mortis causa sia individuando i beneficiari sia lasciandoli ignoti.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito come sia possibile presentare la dichiarazione telematicamente in caso di trust.

dichiarazione di successione telematica
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Nel trust testamentario – detto anche trust istituito mortis causa – la persona che dispone dei beni istituisce un trust relativo al momento in cui avrà cessato di vivere. Individuerà, dunque, il trustee. L’atto ha lo scopo di trasmettere un patrimonio ai beneficiari alla morte del disponente ma l’Agenzia delle Entrate chiarisce come all’interno del trust istituito mortis causa la dichiarazione di successione possa essere gestita telematicamente anche nel caso in cui i beneficiari finali non siano indicati.

A secondo della presenza o meno dei beneficiari cambia la modalità di compilazione della dichiarazione. Se presenti occorrerà indicare ognuno di essi in un rigo del Quadro EA specificando anche il grado di parentela con il soggetto defunto. Se assenti, nel grado di parentela occorrerà inserire il codice 35 (estraneo). Qui siamo in presenza di un trust di scopo.

L’Agenzia delle Entrate specifica tutto questo in una FAQ pubblicata sul portale ufficiale aggiungendo, poi, altre puntualizzazioni.

Dichiarazione di successione telematica in caso di trust

Per potersi avvalere della dichiarazione in oggetto, l’AdE specifica come sia necessario che

  • l’amministratore del trust chiamato trustee sia una persona fisica e non uno dei beneficiari finali se indicati,
  • all’interno del testamento sia presenti unicamente trust e beneficiari escludendo soggetti destinatari di altri beni rispetto quelli inclusi nel trust.

L’alternativa alla procedura telematica, specifica l’Agenzia delle Entrate, consiste nel recarsi presso un Ufficio di competenza territoriale con riferimento all’ultima residenza del defunto incaricato della lavorazione. In questo modo si potrà effettuare l’adempimento dichiarativo presentando il modello 4 cartaceo (solo per decessi avvenuti prima del 3 ottobre 2006).

Richiesta scartata, la tempistica della ritrasmissione

Una dichiarazione di successione inviata telematicamente può essere scartata. Verrà comunque considerata tempestiva se trasmessa nei termini a condizione che siano correttamente trasmesse una seconda volta entro cinque giorni solari dalla pubblicazione della ricevuta telematica che certifica lo scarto.

Come inviare il modello 4 cartaceo

Abbiamo parlato della possibilità di presentare il modello 4 cartaceo solo in caso di decesso precedente al 3 ottobre 2006. Da gennaio 2019, infatti, il modello di dichiarazione di successione deve essere inoltrato esclusivamente per via telematica. Potendo utilizzare il modello 4, l’invio potrà avvenire tramite raccomandata o mezzo equivalente a condizione che risulti esattamente la data di spedizione. Destinatario sarà l’ufficio territoriale dell’AdE di competenza con riferimento all’ultima residenza del de cuius.

La procedura di inoltro della dichiarazione di successione telematica

Passiamo ora ad approfondire la modalità di inoltro del file contenente la dichiarazione. L’Agenzia precisa che la presentazione può avvenire tramite invio diretto – qualora sia possibile – con una operazione di upload all’interno della propria area riservata. Tale modalità di trasmissione può essere usata unicamente dagli utenti di Fisconline, da persone fisiche e giuridiche.

In alternativa è possibile utilizzare uno degli strumenti di software che l’AdE mette a disposizione dei cittadini (il pacchetto Desktop telematico si trova nella sezione Software all’interno dell’area autenticata di Entratel o Fisconline). Ricordiamo che la dichiarazione dovrà essere firmata e cifrata prima di inviarla sfruttando le applicazioni

  • File Internet se utente Fisconline (la funzione di riferimento è “prepara file” all’interno del menù “Documenti”),
  • Entratel se utente Entratel (la funzione è “Autentica” all’interno del menù “Documenti” dell’app Entratel.

L’inoltro conclusivo potrà essere effettuato unicamente dopo che il sistema avrà fornito la risposta con esito positivo della procedura di trasmissione. Nella risposta si potrà leggere anche il numero di protocollo attribuito all’istanza.

Il richiedente potrà verificare lo stato di elaborazione dei file semplicemente accedendo al servizio dell’AdE “Ricevute” e “Ricerca ricevute” entrando nel portale dei Servizi Telematici dell’Agenzia.

Cosa fare per integrare o modificare allegati

Il cittadino potrebbe aver bisogno di

  • integrare o modificare allegati già presentati tramite precedente dichiarazione oppure di
  • regolarizzare la dichiarazione dopo un avviso di liquidazione da parte dell’Ufficio incaricato della lavorazione dell’istanza.

In entrambi i casi occorrerebbe inserire il Codice 3 nel campo “Dichiarazione sostitutiva” del Frontespizio. Si tratta di una dichiarazione particolare che dovrà contenere unicamente

  • frontespizio
  • il quadro EG

e servirà per allegare la nuova documentazione integrativa o che modifica la precedente. Il cittadino dovrà procedere eliminando tutti i quadri che non dovranno essere inoltrati una seconda volta seguendo lo schema a grappolo che si visualizzerà a sinistra della schermata. Effettuare l’operazione è semplice. Basta selezionare un quadro di interesse e cliccare “Elimina”.

Richiesta delle copia conforme per attestare l’invio della dichiarazione di successione

Per fare domanda di attestazione dell’avvenuta presentazione della dichiarazione di successione telematica occorre richiedere la copia conforme contestualmente all’invio dell’istanza. Nello specifico, l’interessato dovrà barrare il campo interno al Frontespizio di riferimento per ricevere l’unica copia conforme rilasciata dall’Agenzia delle Entrate.

Tale attestazione in formato PDF potrà essere stampata e firmata digitalmente. Grazie al contrassegno, al codice identificativo e al Codice di Verifica del Documento si potrà riscontrare l’originalità del documento sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

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