Test INVALSI ad aprile per gli studenti della terza media che si avvicinano agli esami finali del primo ciclo d’istruzione. Per questi ultimi le prove INVALSI sono requisito d’accesso.
Come già sapranno genitori e studenti, ed ovviamente il personale scolastico, da alcuni anni si tengono regolarmente le cosiddette prove INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione).
Esse costituiscono test standardizzati che gli alunni compiono in più fasi del loro percorso scolastico, allo scopo di individuare il loro livello di competenze a livello nazionale.
Si tratta di prove ripetute periodicamente per misurare non soltanto le competenze e conoscenze del momento in cui sono svolte ma, anche e soprattutto, per tracciare uno storico sulle competenze e conoscenze degli studenti delle scuole italiane.
Le ultime notizie in materia ci dicono che con la conclusione, il 31 marzo scorso, delle prove INVALSI per le classi quinte delle superiori, questo mese sarà la volta degli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado. Vediamo allora gli ultimi aggiornamenti a riguardo, in considerazione anche del fatto che detti test coinvolgono ogni anno molte migliaia di studenti. I dettagli.
Come accennato, anche per quest’anno l’istituto INVALSI ha predisposto prove nazionali standardizzate, vale a dire test di rilevazione sugli apprendimenti degli studenti e delle studentesse, compiute in modo oggettivo e uguale per tutti.
Si tratta di fatto di rilevazioni di carattere censuario, vale a dire che riguardano l’intera popolazione degli studenti e che formano l’attività ordinaria d’istituto.
Lo abbiamo accennato, ma giova ribadirlo soprattutto a chi ha dei figli in età scolastica e si sta domandando perché, oltre alle materie di studio, ai compiti e alle interrogazioni, vi sono anche questi test. Ebbene, la risposta è semplice: essi altro non sono che lo strumento ufficiale usato per rilevare e misurare i livelli di apprendimento degli studenti delle varie regioni d’Italia, livelli definiti su traccia delle Indicazioni nazionali e dalle Linee guida del Ministero per l’Istruzione.
In buona sostanza, le autorità citate indicano i traguardi che gli allievi devono raggiungere, costituendo punto di riferimento del lavoro di ogni professore. I test INVALSI rappresentano allora un uniforme metro di valutazione della preparazione di ogni singolo studente e consentono di dare una valutazione complessiva sull’efficacia dei metodi di insegnamento nelle scuole di tutto il paese.
Abbiamo accennato in apertura al fatto che queste sono settimane clou per le prova INVALSI 2023 ed, infatti, le prove per le classi terze delle scuole medie avranno luogo:
Le prove in oggetto perciò hanno luogo in più giornate, mentre gli studenti coinvolti dalle rilevazioni sono circa 567.000 di 5.800 scuole. I test atterranno alle seguenti materie: Italiano, Matematica e Inglese (reading e listening) al computer.
Importante notare che quest’anno le prove INVALSI ritornano a costituire un requisito per l’ammissione all’esame di Stato (maturità e diploma di terza media). Da notare inoltre che alla fine dell’esame di Stato gli studenti conseguiranno da parte della propria scuola la Certificazione delle competenze, vale a dire un atto che assegna a ogni ragazzo un certo livello di competenze in Italiano, in Matematica e in Inglese.
Allo scopo di dare una mano agli studenti che non sanno come funzionano le prove e per farli familiarizzare con la modalità di somministrazione dei test su pc, l’istituto INVALSI mette a disposizione dell’istituto scolastico e degli insegnanti una varietà di documenti divisi per materia, in cui si possono trovare esempi di domande, con chiarimenti e dettagli su che cosa misurano i quesiti e sul livello di competenza a cui corrispondono. Ciò servirà agli studenti, ma anche ai genitori, ad avere piena consapevolezza circa il rilievo e la funzione di questi test.
Non solo. Oltre a questi documenti, su INVALSIopen e sul sito invalsi.it sono disponibili varie simulazioni accessibili con la piattaforma TAO, in modo da consentire agli studenti di esercitarsi in prima persona con una prova e fare esperienza con una modalità di somministrazione del tutto diversa da quella tradizionale su carta.
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