È possibile produrre energia dal Sole in quantità tali da poter superare le criticità portate dall’attuale crisi energetica? Vediamo insieme l’esperimento condotto in California.
L’emergenza climatica che stiamo vivendo, e il prolungarsi del riscaldamento globale, iniziano purtroppo a produrre le prime conseguenze, a partire dalle risorse primarie, che non sono più accessibili come in passato.
Questo è ad esempio ciò che molti consumatori italiani hanno sperimentato lo scorso anno, quando, per alcune settimane, la crisi energetica aveva reso impossibile trovare della benzina ai distributori. Un primo segnale del vero problema che la nostra nazione dovrà affrontare tra qualche anno.
Non conta infatti quanto guadagni, o quanti soldi ti ritrovi in tasca per poter acquistare benzina ed energia. se questa non è più disponibile in grandi quantità e deve essere razionata. Per questo la ricerca scientifica negli ultimi anni sta direzionando un grande quantitativo di fondi, nella ricerca e nello sviluppo di nuove forme di produzione energetica che siano realmente alternative ed ecosostenibili.
E uno dei progetti più interessanti in merito, è quello che è stato sviluppato negli ultimi anni dal Lawrence Livermore National Laboratory della California. Gli scienziati di questo istituto, sono da anni infatti alle prese con una sfida non da poco: riuscire a mettere in moto lo stesso meccanismo che consente attualmente al Sole di produrre più energia di quante ne consuma. Un obiettivo che definire ambizioso è poco: lo scopo è infatti quello di sviluppare un nuovo processo energetico, che consenta di produrre un quantitativo di energia superiore a quello utilizzato per avviare il processo. E alcuni esperimenti condotti di recente dall’Istituto, sembrano finalmente aver dato qualche segnale positivo in merito.
Uno di questi è infatti riuscito a produrre un‘energia superiore del 20 per cento a quella iniziale, ma per il momento, nulla è stato ancora confermato dal centro di ricerca californiano. Si tratta di un esperimento che si basa sulla fusione nucleare, un campo di cui ancora la scienza ha scoperto pochissimo. Eppure, rappresenta al momento una delle frontiere più interessanti per la scienza e l’umanità. E questo in primo luogo in quanto, basterebbe un combustibile grande poco meno di un pallone di calcio, per rifornire energeticamente una casa per decenni.
Con una produzione energetica che oltretutto, non produce come conseguenza alcun tipo di scoria radioattiva. Per questo, i progressi fatti dall’Università della California, sono osservati con grande attenzione dal resto del mondo. Il mondo che conoscevamo prima, in cui energia e carburante erano a disposizione di chiunque avesse soldi sufficienti per acquistarli, non esiste semplicemente più.
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